La Romagna è una terra ricca di storia, tradizione e ricette. Visitare questa zona compresa tra le province di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena consente dunque di coprire bellezze paesaggistiche ed artistiche, ma anche di assaporare piatti gustosi e genuini perché tante volte non serve andare lontano per assaporare nuovi gusti e nuovi sapori. Certo, piatti orientali come quelli della cucina giapponese o piatti sudamericani come quelli della cucina messicana, hanno sempre il loro fascino, ma anche a casa nostra ci difendiamo bene. Ecco allora i piatti della tradizione romagnola!
Piadina romagnola
La piadina, o piè in dialetto, è la più classica delle ricette romagnole. E’ consumata sia in sostituzione del pane come accompagnamento di altre altre pietanze, ma si trasforma in un piatto unico unico vero e proprio in quanto può essere farcita in tanti modi diversi: verdure, affettati, carne, formaggi. Ogni occasione è buona per mangiare una buona piadina farcita usufruendo anche dei tanti chioschi dislocati in Romagna. Spostandosi da una provincia all’altra non si può non notare come cambino anche le ricette: la piadina è difatti più sottile nel riminese mentre verso Cesena è più grossa. C’è chi la prepara con lo strutto e chi la prepara con l’olio o con il latte. Se poi vi trovate davanti una piadina chiusa a mezzaluna e farcita prima della cottura, quello è il crescione o cassone. E per i più golosi? Forse dovete sapere che un romagnolo DOC non rinuncia mai alla piadina con squacquerone e fichi caramellati, assolutamente da provare!
Cappelletti
Se la piadina è la regina della Romagna, il Re è il cappelletto o caplèt. Se non lo conoscete, dovete sapere che i cappelletti sono un tipico formato di pasta all’uovo e che tradizionalmente viene tagliata a forma di quadrato e ognuno di questo viene farcito con ripieno di formaggio e poi chiuso in modo da ottenere la tipica forma a cappello. E’ proprio il ripieno che differenzia i cappelletti dai “cugini” emiliani ovvero dai tortellini. I cappelletti, infatti, hanno un ripieno a base di solo formaggio e di solito sono utilizzati ingredienti come: ricotta, parmigiano grattugiato, raviggiolo o casatella. Sono ottimi poi sia conditi al ragù sia in brodo, insomma…c’è proprio l’imbarazzo della scelta.
Passatelli
Tipici della Romagna, anche se nel tempo hanno sconfinato in altre province come Bologna, Pesaro e Urbino fino ad arrivare alla provincia di Perugia, i passatelli sono un piatto tipico della cucina povera contadina e gli ingredienti principali sono uovo, pangrattato, parmigiano reggiano grattugiato e noce moscata (alcune ricette prevedono anche l’aggiunta di un pizzico di scorza di limone per dare un tocco di sapore in più). Mescolando questi ingredienti si ottiene un impasto che poi va schiacciato con l’apposito ferro o lo schiacciapatate a fori larghi. Questi cilindretti allungati vengono cotti tradizionalmente nel brodo di cappone, ma vi sono tante alternative come quella dei passateli cotti nel brodo di pesce o direttamente asciutti con condimenti di ogni tipo.
Brodetto di pesce
Il brodetto di pesce o brodetto (brudèt ad pès in romagnolo) è un piatto della tradizione povera e in particolare dell’area più vicina al mare Adriatico. Per prepararlo i pescatori utilizzavano quanto non riuscivano a vendere, dando però vita ad un piatto saporito e nutriente. Ne esistono tantissime varietà che ovviamente sono date sia dalla tipologia di pesce utilizzato, sia dalla stagionalità dei prodotti.
Sabadoni
I sabadoni sono uno dei prodotti dolciari simbolo della Romagna. Sono dei ravioli dolci dalla forma rettangolare e generalmente vegono farciti con un ripieno di castagne lessate, marmellata di pere e mele cotogne o mostarda. Dopo la cottura, possono essere fritti o cotti al forno, vengono bagnati nella saba, uno sciroppo ottenuto dal mosto cotto da cui prendono il nome.