SOS Spurghi, che realizza un servizio spurghi a Varese e in molte città della Lombardia si occupa tra le altre cose di un problema grave, e di apparente difficile risoluzione: le perdite occulte. Vale la pena parlarne qui, presentando questo particolare tipo di guasto, descrivendo i metodi di ricerca e di riparazione.

Cosa sono le perdite occulte

Le perdite occulte sono esattamente ciò che il loro nome suggerisce: perdite di acqua che si sviluppano in uno o più punti delle tubature. Sono inoltre occulte perché non visibili a occhio nudo, in quanto nascoste dalla muratura e dalle finiture. Le perdite occulte possono causare molti disagi. In primo luogo, un drastico aumento dell’umidità e la comparsa di macchie di muffa, le quali a lungo andare generano persino danni alla salute, oltre a impattare negativamente sull’aspetto dei locali. Le perdite occulte, soprattutto, causano un aumento esponenziale e non giustificato del consumo di acqua, con tutto ciò che ne consegue per le bollette.

Perché si verificano le perdite occulte? Nella stragrande maggioranza dei casi, il motivo va rintracciato nell’usura delle tubature e nella scarsa manutenzione. Se la tubatura è stata ristrutturata di recente, o è di recente costruzione, è più probabile che la causa della perdita occulta di acqua sia stato un errore di produzione o di installazione.

Per ovvi motivi, il proprietario dell’appartamento o comunque chi vi abita, non si accorge delle perdite occulte, se non dopo molto tempo, quando il danno è già stato fatto. L’evento scatenante, o che dà adito ai primi dubbi, è proprio l’aumento della bolletta. A seguire, la comparsa delle macchie di umidità, quelle sì molte visibili.

Sia chiaro, le macchie raramente corrispondono all’esatta ubicazione della perdita, in quanto l’acqua, non appena fuoriesce, tende a scorrere e a ristagnare in un punto diverso. Dunque, è necessario in primo luogo un’attività di ricerca delle perdite occulte, cui seguono l’analisi del problema e infine la sua risoluzione. SOS Spurghi, Auto Spurghi Varese ma attivo in quasi tutta la Lombardia, eroga esattamente questi servizi (oltre a tutti quelli relativi alla disostruzione).

Un servizio spurghi a Varese che risolve le perdite occulte… E non solo

La prima fase è dunque finalizzata alla ricerca delle perdite occulte, alla rilevazione della sua esatta ubicazione. A tal proposito, vengono adottate due tecniche particolari, le quali non si escludono a vicenda (possono essere eseguite entrambe, benché in tempi diversi).

  • Termografia. Consiste nella visualizzazione della zona in cui si sospetta possa essersi originata la perdita. I raggi a infrarossi rilevano la temperatura dei corpi (siano essi animati o meno) e l’acqua ha in genere una temperatura diversa dagli elementi in muratura. Dunque si ha gioco relativamente facile a individuare il punto preciso da cui l’acqua defluisce.
  • Ispezione con videocamera. E’ una tecnica se possibile ancora più complessa, anche perché coinvolge una strumentazione più avanzata. Consiste nell’inserimento all’interno delle tubature di una microscopica telecamera, collegata a una sonda. L’ispezione con videocamera permette di visualizzare l’interno delle tubature e verificare in maniera precisa la posizione e l’entità della perdita.

Come già anticipato, la termografia e l’ispezione con videocamera non si escludono vicendevolmente, anzi, spesso vengono utilizzate in coppia. In questo caso, la termografia funge da esame preliminare, mentre l’ispezione da esame risolutivo.

Come si riparano le perdite occulte? I metodi sono numerosi, e coinvolgono ovviamente le attività di idraulica. Queste, va detto, possono essere realizzate anche da alcuni spurghi. Anzi, spesso è preferibile, se si considera la dotazione più “abbondante” che questi possono vantare.

Lo scopo, nella fattispecie, è riparare i tubi senza manovre invasive. Banalmente, senza dover rompere la muratura. In questo caso, infatti, l’intervento andrebbe per le lunghe e costerebbero molto denaro. L’intervento non invasivo più efficace è il relining.

Consiste nell’applicazione di resina epossidica, la quale viene calata nelle tubatura in modo che aderisca alle pareti interne, “tappando i buchi” e quindi risolvendo in modo pratico e veloce le perdite. Ovviamente, la resina è destinata in tempi brevi a indurirsi e trasformarsi in un corpo solido, di resistenza pari alla tubatura stessa e quindi a prova di usura. Per inciso, le stime più recenti suggeriscono una durata delle riparazioni in resina epossidica pari a 40-50 anni.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.