Quest’anno sarà un Natale più modesto, dove al centro dell’attenzione saranno i sentimenti e la famiglia. I regali saranno pochi e utili. O forse no? Assolutamente no, non per chi ama il gaming e ha a lungo atteso l’uscita della PlayStation 5 che, come era facile immaginare, non è passata di certo inosservata. Ma perché tutti vogliono questa console?
PlayStation 5, più popolare del virus
Chi pensa che la pandemia di covid possa fermare gli acquisti delle consolle di gioco sbaglia di grosso. Nonostante la crisi economica che sta attanagliando non solo il nostro Paese, ma L’Europa intera, chi ha qualche risparmio da parte non rinuncia ad acquistare l’ultima consolle della Sony.
A riprova di ciò, gli insight di Google che ci mostrano come nelle ricerche la key word PlayStation 5 batte altre parole chiave molto ricercate come mascherine, igienizzanti, carta igienica. Stiamo parlando del mercato USA, dove a marzo si era registrata una forte carenza di tali prodotti.
Alla luce di questo, pensare che la gente abbia cercato più la consolle Sony di prodotti che purtroppo erano indispensabili, la dice lunga su quelle che sono le tendenze di mercato.
Questa consolle, di fatti, è arrivata in uno dei momenti peggiori in cui potesse uscire un prodotto non indispensabile. Eppure, a dispetto di quanto credessero in molti, non ci sono state brutte sorprese, la consolle ha avuto e sta avendo un successo planetario.
Basti pensare alla Francia dove le vendite hanno superato le 107 mila unità, superando di fatto l’altro colosso: Nintendo Switch.
D’altro canto, ad estendere lo sguardo su altri paesi, sembra che la stessa sorte stia toccando alla Spagna, dove la PlayStation 5 sta vendendo più dell’Xbox. Ma come si spiega questo fenomeno sociale che sembra avvicinarsi molto a quello delle sneakers limited edition?
Perché la PlayStation 5 va a ruba
Se vogliamo spiegare il fenomeno dobbiamo capire perché comprare PlayStation 5 per molti è irrinunciabile.
Iniziamo da una riflessione sulle fasce di prezzo. Il costo delle due versioni della PlayStation 5 non è un grosso incentivo all’acquisto. La PlayStation in formato tradizionale, ovvero dotata di lettore Blu ray 4 K UHD, costa da listino 499 euro, il modello Digital Edition, quindi la versione senza lettore, costa 399.
C’è sostanzialmente una differenza di soli 100 euro tra l’uno e l’altro modello, ma entrambi sono tutt’altro che abbordabili, soprattutto in virtù della crisi economica. La consolle in digital edition, però, ha un design più sinuoso e compatto. Ovviamente la scelta va ponderata in base alle esigenze di gioco.
Il controller dual sense è invece punto di forza di questa consolle e che spinge all’acquisto, ed è anche la novità più importante. Dietro c’è la volontà di Sony di rendere l’esperienza di gioco decisamente diversa e più coinvolgente rispetto alle versioni precedenti.
I player, infatti, potranno provare nuove sensazioni grazie soprattutto al feedback atipico e ai grilletti adattivi: in poche parole le vibrazioni e i grilletti che avranno una tensione regolata in base al gioco.
Altro punto di forza è la tecnologia Tempest 3D AudioTech che rende le sessioni di gioco decisamente più entusiasmanti e coinvolgenti.
Un altro parametro da prendere in considerazione è la silenziosità. A differenza dei modelli precedenti, la PlayStation 5 è assolutamente silenziosa perché dotata di un innovativo sistema di aerazione che consente di raffreddare la consolle in modo molto più efficiente.
Ma perché si acquistano le consolle in tempo di crisi?
Ci vorrebbe davvero uno studio sociologico dietro questa domanda, tuttavia ci si può arrivare facendo qualche ragionamento. Se escludiamo una fetta importante di acquirenti che sono i gamer appassionati, che quindi da sempre giocano e acquistano tutte le novità, dall’altra abbiamo un intero esercito di giocatori amatoriali che, di punto in bianco, a marzo si sono ritrovati chiusi in casa.
Niente lavoro, niente uscite con gli amici, niente svaghi o divertimenti. L’unico passatempo per far trascorrere delle lunghissime ore sono proprio le consolle per videogame. Questa è una delle spiegazioni. Che la paura di nuove restrizioni e nuovi lockdown abbiano incentivato gli acquisti dei videogame nonostante la crisi? Probabile, lo scopriremo nei prossimi mesi.