sala giochi

Viviamo tutta la nostra fanciullezza a casa con i nostri genitori, sognando il momento in cui, finalmente, lasceremo il nido. Quando però quel momento arriva le pressioni sociali, l’ansia di entrare subito nella nuova casa e, ammettiamolo, un certo timore per l’opinione altrui, ci frena dal realizzare alcuni sogni nel cassetto. Se però avete superato questa fase e siete pronti per adibire una stanza della vostra abitazione a sala giochi, vi servirà qualche consiglio. Abbiamo già visto come scegliere e impiegare un tavolo da biliardo in casa, ma chi invece cerca la vera esperienza ludica anni ’80? Ecco qualche idea per creare uno spazio che tutti vi invidieranno!

Una stanza come sala giochi

Innanzitutto, bisogna pensare a qual è la stanza più adatta per questa funzione. Solitamente viene scelto un seminterrato, quando presente, perché, si sa, i giochi non sono mai silenziosi e tranquilli! Una volta scelto il luogo, si può passare all’arredamento. Se siete amanti delle console moderne e amate giocare ai migliori titoli per Xbox e Play Station, non può mancare un divano comodo e accogliente che vi sosterrà nei momenti di sconforto così come nelle killing spree più selvagge. A maggior ragione se pensate di dedicarvi molto agli sparatutto, potreste considerare l’idea di insonorizzare la stanza, per buona pace dei vicini di casa.

Se invece siete più nostalgici e il vostro sogno è sempre stato quello di riprodurre una vera e propria sala giochi anni ’80. Come? Innanzitutto puntando tutto sui famosi cabinati coin op, i videogiochi arcade che trovavamo nelle sale gioco. Da acquistare di seconda mano per un’esperienza veramente “vissuta” e reale, o, per i più fancy, da farsi realizzare su misura e secondo precise caratteristiche. Una realtà divenuta possibile grazie a Love Hultén, il famoso designer svedese.

Tavoli da gioco: arredamento da sala giochi per tutte le età

I giocatori più tranquilli e amanti della compagnia, invece, potrebbero essere più interessati a tipologie di giochi e intrattenimento più “classiche”. A partire dal già menzionato tavolo da biliardo, un gioco che fa parte dei passatempi di generazioni e generazioni. Immaginate l’eleganza del legno del tavolo da gioco, la rastrelliera attaccata alla parete, magari una stecca personalizzata per ogni giocatore. Cercando su internet non troverete difficoltà nel reperire anche le classiche insegne neon da sala giochi vecchio stile, per un tocco veramente retrò. Ovviamente, se considerate questo tipo di acquisto, dovrete fare molta attenzione non solo alle dimensioni del tavolo da biliardo, ma anche dello spazio necessario per muoversi agevolmente con una stecca in mano. E spostare tutto ciò che è di vetro dai paraggi!

Se siete tipi più dinamici, forse sarete più orientati verso un tavolo da ping pong. Dalle dimensioni più contenute, può essere adatto sia ai più grandi che ai bambini. In più, possono rivelarsi una scelta da prendere in considerazione anche se lo spazio non è troppo. Non solo i tavoli per questo gioco sono più piccoli rispetto al biliardo, ma spesso sono anche riepiegabili, in modo da non occupare spazio quando non in uso.

A proposito di spazio, due elementi non possono mancare, proprio per via delle loro dimensioni contenute: le freccette e un minifrigo. Le freccette sono un grande classico intramontabile che dà immediatamente quell’aria da vecchio pub inglese. Se non siete tanto old fashion, potete sempre optare per un modello più moderno con tanto di segnapunti digitale. Il minifrigo… servono davvero spiegazioni?

Il minifrigo può certamente tornare utile, per esempio, dopo una intensa sessione di biliardino, o calcio balilla. Un altro classico intramontabile che fa felici bambini, ragazzi e uomini (e donne). Se non avete altro spazio a disposizione, sappiate che ne esistono dei modelli senza gambe, in cui la parte superiore si può semplicemente poggiare su un tavolo.

 

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.