risotto ai carciofi

Quando sentiamo nominare il risotto pensiamo subito a lavorazioni lunghe, laboriose e decisamente rischiose per chi è alle prime armi in cucina. Anche chi è più navigato tra i fornelli si trova sempre in un certo imbarazzo nel dover preparare un risotto, specie se per gli ospiti. Forse non tutti sanno che, però, non sempre risotto è sinonimo di difficile. Certo, non saranno queste le scappatoie e le ricette che vi faranno guadagnare la stella Michelin o vincere la finale di MasterChef. Quello che possiamo assicurarvi è solo che riuscirete a portare in tavola un risotto gustoso, anche dietetico, volendo, con pochissimo sforzo. Come? Continuate a leggere per scoprire la ricetta del risotto con i carciofi facile e veloce!

Ingredienti

  • 300 grammi di riso carnaroli
  • Un litro di brodo vegetale
  • 50 grammi di Grana Padano DOP grattugiato o da grattugiare
  • 50 grammi di olio extravergine d’oliva
  • Uno scalogno
  • 200 grammi di vino bianco
  • Rametti di timo
  • 30 grammi di burro
  • Sale
  • Pepe
  • 400 grammi di carciofi (4 teste circa)
  • Uno spicchio di aglio
  • Cubetti di pancetta o speck (opzionale)

Procedimento

Per la preparazione del risotto ai carciofi vi proponiamo due alternative: una classica e una veloce.

L’alternativa veloce prevede l’utilizzo di una pentola a pressione. Mentre pulite i carciofi delle foglie più esterne e della parte dura e filamentosa del gambo, oltre che delle sommità. Intanto in una pentola fate andare del brodo vegetale. Nella pentola a pressione iniziate a far soffriggere lo scalogno con dell’olio extravergine di oliva. Quando lo scalogno (o la cipolla) sarà dorato, aggiungete il riso e fatelo tostare per un paio di minuti. Unite ora i carciofi puliti e tagliati a cubetti quanto più possibile omogenei. Unite il brodo e chiudete la pentola a pressione seguendo le indicazioni di cottura del riso. Quando il riso sarà pronto, basterà aggiungere del Grana Padano DOP grattugiato o da grattugiare sopra al momento di servire in tavola.

Questa era la versione semplice, veloce e light, ma altrettanto gustosa. Se invece volete provare a cimentarvi in un risotto più “classico”, ecco come fare:

Come prima cosa preparate il brodo vegetale. Pulite i carciofi delle foglie esterne e delle parti più dure e non commestibili, oltre alle sommità e della parte più esterna e filamentosa del gambo. Tagliateli a cubetti in modo che la cottura sia il più possibile omogenea. Se avete intenzione di prepararli in anticipo, lasciateli a bagno in una bacinella con acqua e limone: in questo modo eviterete che si anneriscano. Pulite e tritate lo scalogno (o la cipolla, in alternativa) e divideteli in due porzioni: una per la cottura del risotto e una per la cottura dei carciofi.

Fate soffriggere l’aglio nell’olio extravergine di oliva in una padella antiaderente. Quando si sarà rosolato a sufficienza, rimuovetelo e aggiungete una parte dello scalogno tritato per farlo soffriggere per qualche secondo. Aggiungete un mestolo di brodo vegetale e poi i carciofi tagliati e puliti. Lasciate cuocere per 10/15 minuti a fuoco medio. Rabboccate con il brodo vegetale se necessario. Infine, aggiungete sale, pepe e timo una volta cotti.

Ora che sono pronti i carciofi, potete iniziare a preparare il risotto. Scaldate dell’olio extravergine di oliva in una padella antiaderente insieme alla seconda parte dello scalogno. Quando lo scalogno sarà imbiondito, potete aggiungete il riso e procedere a mescolarlo per un paio di minuti. In questo modo il riso sarà tostato e reggerà meglio la cottura. Sfumate con del vino bianco e lasciate evaporare a fiamma poco più alta. Aggiungete i carciofi cotti e, mano a mano, del brodo. Aggiungete il brodo vegetale poco alla volta senza smettere di mantecare. Una volta cotto il riso, potete spegnere il fuoco e aggiungere sia Grana Padano grattugiato che il burro per completare la mantecatura. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete del timo fresco prima di impiattare.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.