Quanta acqua beviamo al giorno ma soprattutto quante bottiglie di plastica buttiamo? Ogni giorno, ogni settimana, sono milioni le bottiglie di plastica che vanno a finire nei rifiuti contribuendo all’inquinamento ambientale. Perché non provare a fare qualcosa, magari insieme ai nostri figli, per provare a dare nuova vita a una bottiglia di plastica vuota, per così riciclarla e riutilizzarla per qualcosa di diverso? Ora che le scuole stanno quasi per finire, possiamo trovare delle idee interessanti, simpatiche e originali, per costruire qualcosa insieme ai nostri figli e tenerli impegnati oltre che sensibilizzarli nei confronti del rispetto dell’ambiente. Vediamo insieme alcuni suggerimenti per lavoretti per bambini con le bottiglie di plastica.

La tartaruga

Questo lavoretto è molto simpatico e piacerà di certo ai più piccoli. Può essere ideale sia da realizzare con bambini dai 3 ai 5 anni, che vanno alla scuola materna, che con i più grandi che frequentano le scuole elementari. Per dare una seconda vita a una bottiglia di plastica possiamo trasformarla in una simpatica e colorata tartaruga. La nostra bottiglia vuota in questo caso ci servirà per fare il guscio dell’animale. Dovrete quindi procurarvi una qualsiasi bottiglia di plastica della dimensione che preferite e, con delle forbici affilate che ovviamente maneggerete solo voi adulti, tagliare la parte inferiore della bottiglia, quella che poggia sul tavolo. Il guscio della tartaruga sarà già pronto! Ora prenderemo un cartoncino colorato della tonalità che preferiamo, magari giallo o verde,  e disegneremo una panciuta e tonda tartaruga con la testa, la coda e le 4 zampe. Adesso basterà incollare, con un po’ di colla vinilica, il bordo dell’intera circonferenza del fondo di bottiglia tagliato sulla pancia della tartaruga e il gioco sarà fatto: avremo realizzato una simpaticissima tartaruga che i nostri figli potranno decorare rifinendo le zampe o disegnandole la faccia.

Il vaso per le piantine

Trasformare una bottiglia di plastica vuota in un vaso per le piantine è facilissimo e possono farlo anche i bambini! Basterà tagliare in due una bottiglia con le forbici e conservare solo la parte inferiore, che sarà appunto il nostro vaso. A questo punto coinvolgeremo i nostri figli: insieme andremo in uno store vivaistico ad acquistare del terriccio e i semi di fiori o di piantine che i bambini preferiscono. Di ritorno a casa, daremo una piccola paletta ai bambini e faremo loro riempire il vaso-bottiglia di terra quindi gli faremo piantare i semi. Lasceremo il vaso in un posto soleggiato, lo bagneremo di tanto in tanto e insieme ai bambini aspetteremo che nasca il verde. I piccoli saranno sicuramente entusiasti!

La lampada fluo

Questo lavoretto è davvero originale e facilissimo da creare. Si tratta di realizzare una speciale lampada fluo colorata per arricchire il comodino della cameretta dei nostri bambini e aiutarli eventualmente a superare la paura del buio con qualcosa di cui rimanere stupiti. Per realizzare la lampada fluo questa volta non dovrete tagliare la bottiglia di plastica: ve ne servirà una intera così com’è, anche munita di tappo. Dovrete però toglierle l’etichetta mettendola sotto l’acqua o staccandola con le mani se già riuscite. Ora vi serviranno quegli speciali braccialetti o collane fluo di plastica che generalmente si comprano nei negozi o negli store del fai da te dove si vende un po’ di tutto. Potrete facilmente trovarli nelle corsie dedicate all’allestimento feste e party. Si tratta di semplici bacchette che hanno al loro interno un liquido iridescente e che, quando si piegano, cominciano a brillare con luci fluo. Vi basterà acquistare queste bacchette, piegarle per attivare il fluo, metterle nella bottiglia quindi chiuderla e…il gioco è fatto! Non appena arriverà la sera, la cameretta sarà illuminata da una fantastica lampada fluo!

 

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.