Un viaggio in Polinesia non è solo relax, natura, sport, paesaggi pittoreschi da cartolina, ma può rivelarsi un’interessante esperienza gastronomica, perché nonostante la semplicità della cucina polinesiana, i sapori sono molto buoni e ricchi. La cucina polinesiana è stata capace nel tempo di integrare i gusti locali con l’esperienza e la contaminazione della cucina europea, in particolare francese, proponendo i piatti tradizionali con la raffinatezza delle presentazioni europee. La fama della cucina polinesiana è diventata tale che è possibile organizzare un viaggio in Polinesia basato su tappe “gastronomiche”, un tour tra tradizione e innovazione nei più prestigiosi ristoranti del luogo. Agenzie di viaggio come Travel Design organizzano viaggi di nozze e di lusso in Polinesia, ma anche viaggi personalizzati e molto originali su richiesta.
Caratteristiche della cucina polinesiana
La cucina tradizionale polinesiana si basa principalmente sulle specialità di pesce, cotto in tutti i modi e arricchiti da contorni saporiti e freschi a base di frutti esotici e verdure. Le specialità di carne, però, sono altrettanto molto buone, soprattutto il piatto nazionale, il Tarna’ara’a, un arrosto di carne in agrodolce ricoperto di foglie di banano tradizionalmente cotto in una buca scavata nel terreno in cui vengono riposte delle pietre incandescenti. Questo “forno” naturale si chiama hima’a e la cottura è molto simile a quella a vapore, che è una delle migliori cotture per lasciare intatti gusto e proprietà nutritive degli alimenti.
Il Tarna’ara’a consiste in un arrosto di maiale insaporito da spezie con un contorno di taro, un tubero dal sapore dolciastro che accompagna la preparazione dell’arrosto polinesiano dando quel tocco di agrodolce molto caratteristico. Anche se la cottura nell’hima’a è in declino anche il Polinesia – salvo nelle serate tematiche dedicate ai turisti – il tarna’ara’a si può preparare anche in casa con un comune forno – meglio se un forno a vapore – per mantenere la carne tenera e succulenta e amalgamare bene i sapori che restano, però, ben distinguibili sul palato.
Come si prepara il tarna’ara’a polinesiano
Per riprodurre quasi alla perfezione l’arrosto tipico polinesiano servono i seguenti ingredienti (per 6 persone):
- 1 kg di carne di maiale per arrosto;
- 250 gr di banane;
- 250 gr. di mango;
- 250 gr. di pangrattato;
- 200 gr. di fecola di patate;
- 250 ml di brodo di carne;
- Una ciotolina di senape (o se preferite utilizzate una tazzina di caffè come misura);
- 500 ml di olio;
- 1 cipolla;
- Sale e pepe quanto basta.
Per la preparazione si procede nel modo seguente: lavare la frutta, privarla della buccia e tagliare a tocchetti. Salare e pepare la frutta e lasciar marinare. Intanto, prendere la carne e incidere il pezzo per ricavarne una “tasca”. Spolverare con del pangrattato la frutta e con questo ripieno riempire la “tasca” dell’arrosto. Cucire con una spago da cucina la tasca per evitare che fuoriesca il ripieno. Spennellare la carne con la senape e – in una padella con olio e cipolla – fate rosolare l’arrosto da tutti i lati. Sfumare la cottura con il brodo di carne. Finire la cottura dell’arrosto in forno pre-riscaldato a 180° e lasciar cuocere per 1 ora. In un pentolino d’acqua fate sciogliere la fecola di patate e al momento di servire, insaporire la fecola con il fondo di cottura dell’arrosto e versarlo sul piatto. Tagliare a fettine e servire ben caldo.
Et voilà! Il sapore indimenticabile vi catapulterà nel ricordo del vostro viaggio in Polinesia.