La tecnologia va avanti a passi lunghi e veloci in tutti i settori, anche nella medicina e nella chirurgia estetica. Interventi che fino a qualche anno fa erano molto invasivi, sono oggi assolutamente sicuri e consentono una rapida ripresa. Questo è per esempio il caso dell’intervento di mastoplastica additiva che oggi viene realizzato con diverse tecniche in modo da garantire i migliori risultati per ogni singola situazione.
Intervento di mastoplastica additiva in cosa consiste
La mastoplastica additiva è un intervento finalizzato all’aumento del volume del seno tramite l’inserimento di protesi di varie dimensioni e forme nella tasca creata dal chirurgo plastico. Dopo aver effettuato tutte le valutazioni del caso, quindi, si procede con l’intervento, che se tutto procede come da prassi, non ha una durata lunga e consente, nella maggior parte dei casi, di avere una ripresa rapida.
Come si è evoluto la tecnica della mastoplastica additiva
In questo ambito ci sono state davvero tante evoluzioni grazie ai nuovi ritrovati sia in campo medico scientifico che tecnologico. Al giorno d’oggi, infatti, ci sono diverse opzioni, come per esempio la possibilità di intervenire in modo meno invasivo laddove sia possibile.
Questo è il caso della mastopessi, un intervento che consente di sollevare un seno cadente e il lipofilling, che consiste nel trasferire lo stesso grasso della paziente in modo da ottenere un effetto decisamente naturale.
Una volta i segni dell’intervento erano ben più evidenti, oggi, invece, le cicatrici non solo sono più piccole, ma rimangono anche ben nascoste in modo da ridurre al minimo l’impatto estetico. Oggi come oggi un intervento di impianto protesico ha la durata di circa un’ora e si può decidere di praticarlo sia in anestesia generale che in anestesia locale.
L’evoluzione delle protesi mammarie
In questi anni ne abbiamo sentite tante, da seni “esplosi” in aereo a protesi che si sono rotte e il contenuto ha circolato all’interno dei tessuti, alle protesi realizzate con materiale di bassa qualità che provocherebbe tumori.
Al di là di alcune notizie romanzate ed esagerate, iperboli narrative del gossip, c’è di vero che la qualità delle protesi di qualche tempo fa è ben diversa da quella odierna. Nel settore, infatti, c’è stata un’importante evoluzione.
Oggi le protesi moderne consistono in una capsula esterna che contiene un gel di silicone medicale. Il gel consente alla protesi di poter modellare la protesi per volume, forma in modo da rispondere alle più diverse esigenze. In questo modo si può anche effettuare un impianto superficiale che consente una ripresa più agevole e rapida.
Ma parliamo di sicurezza. Purtroppo si leggono ancora tante fake news sulle protesi, ma quel che è vero è che sono sicure, molto più sicure rispetto alle vecchie protesi utilizzate anni fa.
Una delle complicazioni più frequenti, per esempio, fino a qualche anno fa, era la contrattura capsulare, oggi la percentuale d’insorgenza del problema si è notevolmente ridotta perché la superficie delle protesi non è più testurizzata e ha pochissime ondulazioni micrometriche, quindi le protesi sono praticamente lisce.
Quando si deve ricorrere alla chirurgia estetica
Ovviamente non c’è un quando, dato che si tratta di una scelta, solitamente, soggettiva, Sicuramente un intervento di impianto protesi per la ricostruzione di un seno operato è consigliato, anche perché uscire dalla sala operatoria col seno già ricostruito ha un impatto psicologico ben diverso anche nell’affrontare la malattia.
Se poi si parla di scelte estetiche, allora una donna dovrebbe poter ricorrere a un intervento estetico ogni volta che non si sente a suo agio nel suo corpo. Sono tante le donne che hanno un seno poco sviluppato ma con caratteristiche fisiche che lascerebbero spazio a un seno ben più prosperoso.
Questo può cagionare disagio ed è quindi bene prendere delle decisioni, magari assieme al chirurgo di fiducia.