coppetta mestruale

Oggigiorno cercare di condurre una vita il più rispettosa possibile dell’ambiente che ci circonda. Abbiamo già parlato dei piccoli gesti quotidiani per essere eco friendly e per aiutare il nostro pianeta, ma oggi cercheremo di dedicarci a un argomento più specifico che riguarda milioni di donne. Tutte le donne in età fertile, infatti, si trovano a fare i conti ogni mese con il ciclo mestruale. È stato stimato che ogni donna, nel corso della sua età fertile, produce più di 130 chilogrammi di rifiuti legati al ciclo mestruale. In più, gli assorbenti classici, sia interni che esterni, contengono spesso dei materiali che non possono essere smaltiti o che comunque impiegano decine e decine di anni per degradarsi. La questione ambientale è uno dei motivi principali per cui quindi sempre più donne ogni giorno scelgono di passare all’utilizzo della coppetta mestruale. Ma come funziona la coppetta e quali sono i veri lati positivi di questa scelta?

Che cos’è la coppetta mestruale?

Le coppette mestruali sono dei dispositivi realizzati in silicone anallergico ed elastomero termoplastico che possono essere utilizzati in alternativa agli assorbenti. Non mancano comunque anche altri materiali sempre biocompatibili e naturali, come per esempio il caucciù. La funzione delle coppette mestruali è infatti quella, in parole povere, di raccogliere il sangue mestruale.

È formata da una parte superiore, ovvero quella che raccoglie il sangue, e una inferiore, detta gambo. Il gambo è utile per estrarla, ma può anche essere rimosso totalmente. È sufficiente infatti tagliarlo con delle forbici pulite per regolarne la lunghezza in base alla comodità individuale. Per utilizzarla vi basterà piegarla su se stessa e inserirla nel canale vaginale.

La coppetta va svuotata ogni 4/6 ore: una durata ben maggiore dei normali assorbenti. Questo perché la concezione che abbiamo del flusso del ciclo mestruale è “falsata” dall’effetto degli assorbenti, che si impregnano e gonfiano.

Pro e contro della coppetta

Ci sono diversi motivi per cui scegliere questa alternativa. Oltre a quello ecologico, ovviamente: la coppetta si può lavare, sterilizzare e riutilizzare per almeno dieci anni. Provate a immaginare la quantità di rifiuti che non andrete a produrre nell’arco di dieci anni.

Oltre a questo aspetto, da non sottovalutare, ci sono altri motivi per cui propendere per questa alternativa green. Innanzitutto vi permette di svolgere qualsiasi attività e quasi di dimenticarvi di avere il ciclo. Rispetto agli assorbenti, infatti, deve essere “cambiata” (in realtà svuotata) meno frequentemente.

In più, il sangue, fermandosi nella coppetta, non produce odori sgradevoli, né tantomeno la sensazione di bagnato. Allo stesso modo, non dovendo più adoperare gli scomodi assorbenti esterni non si è più costrette a soffrire i danni del continuo sfregamento sulla pelle sensibile dell’inguine. Chi invece è abituata agli assorbenti interni, non dovrà più preoccuparsi di fili che fuoriescono. Né tantomeno delle possibili perdite di fibre che possono rilasciare gli assorbenti interni, i quali possono comunque portare a reazioni infiammatorie. In entrambi i casi (assorbente interno o esterno) la biancheria intima non dovrà essere modificata in base ai periodi del ciclo per adattarsi agli assorbenti.

In definitiva, non dovrete più venire a contatto con sostanze chimiche di alcun genere, come per esempio quelle utilizzate per sbiancare il cotone impiegato negli assorbenti tradizionali. I materiali che compongono le coppette mestruali sono totalmente naturale e/o anallergici.

E se dovesse succedere che il ciclo arrivi all’improvviso, nessuna corsa al primo supermercato disponibile. La coppetta mestruale può essere conservata in un discreto sacchetto di cotone, facile da portare sempre con sé. Per lo stesso motivo può essere utilizzata anche in viaggio senza occupare spazio in valigia.

I contro, se di contro si può parlare, rappresentano il rapporto ovviamente più consapevole che bisogna sviluppare verso se stessi. Molte donne, poi, sono preoccupate per quanto riguarda il discorso coppetta mestruale e verginità, ma possono stare tranquille. Non esiste una coppetta mestruale migliore, ma quella più indicata a ogni esigenza. Quindi anche per le donne che vogliono preservare la rottura dell’imene, così come per chi ha avuto un parto vaginale.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.