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Decidere di fare l’università non è una scelta, purtroppo, dettata soltanto dalla vocazione. Ma, al netto dei tanti sogni e ideali che si possono fare, è anche una scelta legata al portafoglio.

Ciò, però, non vuol dire che sia impossibile. Semplicemente, l’università ha dei costi che devi necessariamente affrontare se vuoi prenderti la laurea.

Noi, però, ti segnaliamo tre metodi davvero efficaci per sostenere tutti i costi legati a questa importante e delicata tappa dello studio.

Trovare un lavoro part time

Oltre 200mila ragazzi lo fanno. Studiano e lavorano part time (o anche full time). È il sistema più vecchio ma più efficace per mantenersi all’università. Già, ma quale lavoro ti permette di conciliare studio e lavoro? Ecco qualche idea:

  • Il cameriere. Il lavoro degli studenti per antonomasia. E non è certamente un disprezzo, anzi. Un lavoro nobilissimo che ti permette di trascorrere dei momenti in allegria mentre gusti il tuo piatto preferito. Il cameriere è il mestiere degli studenti perché, di solito, ha degli orari che non coincidono con lo studio. Infatti, di solito, è una figura molto richiesta nel fine settimana, quando l’università è chiusa o, comunque, i corsi non ci sono. E, quando devi anche lavorare nei giorni feriali, comunque di solito ti tocca servire i clienti di sera. Quando, ormai, hai seguito i corsi o hai approfittato della mattina/pomeriggio per studiare.
  • Volantinaggio. È un mestiere massacrante però ti permette innanzitutto di autogestirti (di solito si danno delle disponibilità) e poi di poterti pagare, se non l’affitto (considerando che la paga non è elevatissima), almeno le spese correnti. Poi non richiede una certa esperienza e, se c’è davvero bisogno, non è difficile essere chiamati.
  • Lavapiatti. In questo caso, c’è lo stesso discorso del cameriere. Difficilmente il lavapiatti viene utilizzato nei giorni feriali, quando la gente che esce è di meno, ma di solito le unità vengono incrementate dal venerdì sera poiché la gente che affolla le strade aumenta di numero. E, quindi, il proprietario del ristorante deve incassare quanto più possibile.

Richiedere un prestito

Qualche giorno fa mi sono imbattuto nel sito di prestitisenzabusta.it ed ho trovato delle informazioni estremamente dettagliate sui prestiti per chi non lavora. E lì mi si è aperta la lampadina. Non voglio certamente dirti qui tutte le procedure burocratiche per richiedere un prestito o, comunque, andare troppo nei dettagli.

Mi premeva soltanto sottolinearti questa eventualità. Infatti, alcuni enti creditori hanno, tra i loro servizi, il cosiddetto ‘prestito d’onore’. Una sorta di finanziamento, a un tasso agevolato, proprio per quei ragazzi che vorrebbero iscriversi all’università ma non hanno le possibilità economiche per farlo. Ci sono diverse versioni in tal senso: ad esempio, puoi restituire la somma quando troverai un lavoro oppure puoi dilatare i pagamenti, in via del tutto eccezionale, più in là negli anni in modo da non appesantirti troppo ogni mese.

Fare il pendolare

Ci sono tanti studenti che impiegano 2 ore per andare all’università. Pensi che sia impossibile sostenere questo ritmo? No, non è impossibile. Semplicemente è perché se non si hanno i soldi per fittare una stanza, magari in una grande metropoli, è assolutamente necessario armarsi di santa pazienza e prendere i mezzi pubblici per seguire le lezioni.

Ci sono anche pendolari ‘extra-regione’. Ad esempio, coloro che abitano a Napoli ma studiano a Roma. Partono presto la mattina, prendono il Regionale e si fanno le loro tre ore di viaggio.

Del resto, per inseguire un sogno è necessario sacrificarsi. Se fosse così semplice, tutti si lancerebbero a capofitto nel raggiungere i propri sogni. Ma non è così, anzi.

E tu, quale metodo hai usato o usi per poterti sostenere i tuoi studi all’università? Non abbiamo menzionato volutamente la possibilità di richiedere borse di studio, perché variano da Regione a Regione e ci sono dei criteri che non sono validi per tutti. Mentre questi che abbiamo menzionato lo sono.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.