Le canocchie, chiamate anche come cicale di mare, sono dei crostacei che appartengono a una famiglia differente rispetto a quella degli scampi, dei gamberi e delle aragoste. Nonostante ciò, si tratta di crostacei particolarmente conosciuti e diffusi in tutta Italia, soprattutto in alcune regioni dove vengono particolarmente utilizzate all’interno di piatti tradizionali, come in Veneto, in Campania, in Puglia e in Sicilia. Questi crostacei, lunghi dai 20 ai 25 cm, si presentano attraverso il loro colore bianco e grigiastro, sono molto delicati ed è preferibile consumarli freschi e nel minor tempo possibile. Per questo motivo, ecco come cucinare e pulire le canocchie, al fine di realizzare alcune splendide ricette come pasta con bisque di canocchie o tortino di canocchie.
Cucinare le canocchie: come pulirle
La prima cosa che c’è da sapere, a proposito di come cucinare le canocchie, riguarda come pulire questi stessi crostacei, dal momento che la pulizia riguarda uno degli aspetti fondamentali della preparazione delle canocchie. Chiaramente, tra i diversi metodi che vengono utilizzati, ce ne sono alcuni particolarmente diffusi, oltre che maggiormente pratici; per questo motivo, in base all’utilizzo che si vuole fare dei crostacei, il metodo di preparazione sarà differente. Ad esempio, se si vuole realizzare un sughetto o un condimento per pasta o zuppe, sarà importante tagliare le canocchie a tocchetti, mentre, nel caso in cui queste stesse vogliono essere utilizzate per realizzare ricette in cui siano protagoniste, il metodo di preparazione sarà differente, e si baserà su un taglio che avverrà lungo la corazza dorsale della canocchia, in modo da portare la polpa a insaporirsi durante la cottura.
In ogni caso, dopo aver effettuato la propria preparazione, sarà importante tuffare le canocchie all’interno di una pentola piena di acqua bollente, per almeno 2 minuti. Una volta scolate, le stesse dovranno essere lasciate a intiepidire, per poi utilizzare delle forbici al fine di tagliare le pinne ventrali, dal basso verso l’alto fino a eliminarle tutte. Utilizzando le stesse forbici, dovranno essere eliminate le punte delle chele, in modo da non pungersi nel momento in cui si maneggia questo crostaceo. Successivamente, andrà eliminata anche quella parte della corazza dorsale che sporge lungo il fianco del crostaceo, la coda, che presenta alcune protuberanze spinose, e parte della corazza dorsale che va dalla coda alla testa. In questo modo, dopo aver eliminato tutte queste parti ritenute come inutili ai fini della preparazione, o pericolose, rimarrà soltanto la polpa, che dovrà essere conservata in base al tipo di ricetta che vuole essere realizzata.
Come utilizzare le cannocchie
Le canocchie sono dei crostacei particolarmente versatili all’interno della cucina italiana, dal momento che possono essere utilizzate per ricette particolarmente variegate e diversificate. A partire dal tortino di canocchie fino alla pasta con bisque di canocchie, sono numerose le ricette che possono essere realizzate, e che possono andare incontro alle esigenze della propria cucina; in ogni caso, dopo aver pulito le canocchie, sarà importante conservare le stesse per massimo un giorno in frigorifero, avvolte all’interno di una pellicola trasparente. Le canocchie possono essere anche congelate per un numero massimo di tre mesi, ma questa procedura è sconsigliata dal momento che si rischia di perdere il gusto e il sapore della polpa in fase di cottura.
Un ultimo appunto riguarda il momento in cui si acquistano queste stessi crostacei: bisogna fare particolare attenzione, innanzitutto, ad acquistare crostacei freschi, e che allo stesso tempo non presentino delle macchie gialle o delle chiazze giallastre, dal momento che questi risultano essere degli indicatori di crostaceo non ottimale dal punto di vista del gusto e della conservazione.