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Il mondo delle chat non è fermo, nonostante molti abbiano ripiegato sui social c’è chi ancora preferisce la classica chattata senza avere già sottomano il profilo della persona. Perché piace la chat? A differenza di un social, dove prima di parlare si ha già modo di scoprire parte del mondo dell’interlocutore, la chat fornisce argomenti di conversazione, spunti e soprattutto invoglia la curiosità delle due persone che si svelano poco alla volta. Il mondo del web propone tantissime chat senza registrazione che garantiscono il massimo anonimato ma tra le migliori c’è quella di IRC.

Chat italiane gratuite: quale scegliere

Senza costi e abbonamenti: sembra difficile da credere ma è così, non è necessaria la registrazione per poter utilizzare la chat gratis di IRC Webnet: la chat gratuita italiana ti permette di svagarti, interagire con altri utenti e vivere qualche momento spensierato tutelando la tua privacy. Oltre alla possibilità di scrivere con gli utenti esiste la possibilità di utilizzare anche webcam e microfono, si tratta solo di una scelta però e non è assolutamente obbligatorio utilizzarla. A controllare che tutto si svolga secondo il regolamento ci sono dei moderatori attenti che fanno in modo che regni l’armonia, evitando che gli utenti si disturbino a vicenda. IRC è la chat gratuita italiana dove è possibile parlare a cuore aperto, ci si può sentire liberi di dire qualsiasi cosa purché non si manchi di rispetto a nessuno. Registrarsi non è obbligatorio ma, una volta conosciuto l’ambiente, potrai se vorrai registrare il tuo nick in modo da renderti riconoscibile e poter accedere sempre con il tuo nickname. Per cosa puoi utilizzarla? Puoi fare amicizia, organizzare incontri o magari trovare l’amore.

Sappiamo che la fama delle chat non è sempre positiva, questa si distingue però per la grande attenzione che i moderatori hanno nel mantenere un ambiente positivo ed educato in cui tutti gli utenti possono interagire e dire la propria opinione. Altra marcia in più è la possibilità di dare i medesimi servizi gratuiti sia per il pubblico maschile che per quello femminile. Chi è timido o cerca un modo per fare nuove amicizie potrà trovare qui un ottimo terreno per abbattere i propri muri e superare le insicurezze.

Perché ci piace chattare?

Perché ci piace tanto chattare? Ogni giorno le chatroom italiane, e non, vengono prese d’assalto da moltissimi utenti desiderosi di conoscere nuove persone e scoprire il mondo non solo sui social. Se i social network hanno in parte sostituito questa pratica, è anche vero che gli appassionati di chat non si sono arresi e hanno continuato il vecchio e caro modo di interagire. Perché? La chat permette di staccarsi un po’ dalla realtà e conoscere persone nuove senza lasciare che sia la foto profilo o il proprio posto di lavoro a far decidere ad una persona di darci la parola o no. Tramite chat si mostrano prima le proprie parole, le proprie emozioni e i propri interessi ed eventualmente solo successivamente si mostra il proprio viso. Questo dà modo alle persone più insicure o timide di abbattere muri e prendere confidenza.

Regole da seguire

A venirci incontro per scoprire come comportarsi nelle stanze sono i singoli regolamenti ma anche una Netiquette condivisa da tutto il web. Generalmente la prima regola è quella di non insultare nessuno: è quindi importante non utilizzare linguaggi volgari o scurrili ma soprattutto non entrate in tematiche razziste o religiose. Un’altra regola non scritta ma chiara a tutti è quella di “non floddare”, un termine conosciutissimo da chi ha vissuto le chat negli anni 2000: le vecchie pagine web venivano bloccate da chi scriveva messaggi troppo lunghi o ripeteva lo stesso messaggio così tante volte da occupare e rendere impossibile il dialogo. Assolutamente vietato è anche lo spam. Tra le regole non scritte ma da tenere ci sarebbe l’essere sinceri ed evitare il catfish, ovvero la finzione che spesso coincide con il furto di identità, che ricordiamo essere un reato.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.