L’amore per gli oggetti del passato, il piacere estetico e quella sorta di rispetto che si ha nei confronti delle cose molto datate, tutto questo esprime la passione dell’Officina dei ricordi nel Restauro di Berkel d’epoca, antiche affettatrici di cui ora, assieme, andiamo a conoscere la storia fin dal principio.
Berkel, la nascita di un mito
C’era una volta un bravo macellaio olandese, un certo Wilhelmus Adrianus van Berkel, che oltre a essere un bravo macellaio, era anche un appassionato di meccanica. Quando si dice il bisogno aguzza l’ingegno, ebbene, non è solo una frase fatta. Proprio per soddisfare tale bisogno in modo comodo e rapido, Wilhelmus Adrianus van Berkel ebbe l’intuizione di realizzare una macchina che potesse affettare la carne senza dover utilizzare i coltelli.
Dall’intuizione alla realizzazione il passo e breve e nel 1898 il nostro macellaio fondò la prima fabbrica nella città di Rotterdam. Ci volle circa un decennio, diversi brevetti depositati per diventare un leader nella produzione di macchine affettatrici e con numerosi stabilimenti per la produzione in tutto il mondo.
Come in buona parte delle storie delle aziende familiari, durante gli anni ’50 vi furono dei dissapori tra padre e figlio. La cosa fu abbastanza cruenta in quanto quest’ultimo, pare, propose dei progetti dell’azienda a quello che all’epoca era il competitor più pericoloso dell’attività paterna.
Nonostante questi scossoni, l’azienda, anche dopo la morte del fondatore, continuò il suo inarrestabile successo. Superato anche il dramma dell’incendio del 1991 che distrusse totalmente lo stabilimento situato nel centro di Rotterdam, l’azienda, cambiata sede produttiva, continuò a operare, entrando anche a far parte della multinazionale GEC.
In seguito al cambio di normativa dettato dall’Europa in tema di sicurezza, nel 1996, la produzione della Berkel subisce un arresto, nonostante si cerchi di apportare tutte le modifiche necessarie per rientrare all’interno della normativa. Vengono così marchiate Berkel delle macchine prodotte da produzioni concorrenti, in seguito a degli accordi, in Italia, per esempio, troviamo macchine di produzione Fia-Boston e Omas marchiate Berkel.
Nel 2014 la Brevetti Van Berkel S.p.A. viene acquisita dalla Rovagnati che nel 2017 acquisisce anche Omas S.p.A.
Dalla storia al collezionismo
Oggi le affettatrici Berkel, macchine che hanno fatto la storia, sono degli oggetti ricercatissimi da collezione. Raffinate ed eleganti, hanno quel fascino del passato, quel richiamo a tempi ormai lontani, con quella nota nostalgica, ma con un invariato vigore.
Chi possiede quelle macchine ha un tesoro di grande valore che deve custodire con grande cura. Spesso tali macchine hanno necessità di essere restaurate. In questo caso si deve prestare molta attenzione e affidare il proprio pezzo da collezione solo a chi può prendersene cura, con esperienza e competenze.
L’Officina dei Ricordi, il giusto valore per gli oggetti del passato
Solo chi ha una grande passione e vero amore per gli oggetti del passato riesce a donargli una nuova vita, una nuova possibilità, non a caso questo laboratorio (con sede a Sala Baganza in provincia di Parma) specializzato nel restauro delle affettatrici, bilance e macinacaffè dello storico marchio Berkel, ha scelto proprio questo nome.
Un lavoro svolto instancabilmente con passione, minuzioso. Lavorare immersi nel fascino del passato, del resto, è un privilegio per pochi. La gioia che chi lavora nell’”Officina dei Ricordi” prova quando si restituisce all’oggetto il suo splendore è pari alla luce che brilla negli occhi dei bambini davanti a un qualcosa di talmente sorprendente che non lascia spazio alle parole.
Tutti gli oggetti che passano per il laboratorio vengono maneggiati con estrema cautela e cura, col rispetto che si deve a chi ha vissuto tante epoche ed è arrivato fino ai giorni nostri. Si tratta di oggetti unici, preziosi. Fare un salto nel laboratorio è il modo migliore per vedere come si lavora e con quale perizia vengono restaurate le macchine.
Se vuoi saperne di più e approfondire visita il portale officinadeiricordi.it.