poltrona sacco

La bella stagione si sta facendo sempre più vicina, e con lei anche la voglia di stare all’aperto. Chi ha la fortuna di poter godere di un giardino o di un terrazzo, sicuramente avrà già messo gli occhi sulle ultime tendenze in fatto di arredamento da outdoor. Tra le mille tendenze che ogni anno trovano il loro spazio e la loro notorietà, c’è un elemento di arredo che non passa mai di moda: la poltrona sacco da esterno. Comoda, colorata, adatta a tutti, mette allegria solo a vederla. Ma quali sono i criteri da seguire quando ci si appresta ad acquistarne una? Quali sono le caratteristiche cui fare attenzione per comprare una poltrona che sia sì comoda, ma anche duratura nel tempo? Continuate a leggere per fare il vostro prossimo acquisto con consapevolezza!

Qual è il miglior rivestimento per la poltrona sacco da esterno?

I rivestimenti a disposizione sono diversi, e ognuno presenta caratteristiche specifiche. In base alle vostre esigenze, uno dei primi passi per capire quale poltrona acquistare è proprio quello di valutarne il rivestimento. Per esempio, per l’utilizzo esterno i rivestimenti in corda, cotone e altri materiali naturali sono sconsigliati. Benché particolarmente morbidi, accoglienti e dallo stile raffinato, all’aperto potrebbero deteriorarsi facilmente. Lo stesso discorso si applica alla pelle e all’ecopelle: nonostante sia impermeabile, è più soggetto a usura. Quale scegliere quindi? L’ideale è orientarsi su materiali sintetici di alta qualità. Se avete intenzione di posizionare la poltrona all’ombra, potete optare per il nylon. Questo perché a lungo andare il sole potrebbe sbiadirne il colore. Se invece avevate pensato di metterla sulla terra o in giardino, è più indicato un rivestimento in PVC, poiché antigraffio e facile da pulire. L’ideale, in generale, sarebbe il canvas. È impermeabile (quindi facile da pulire) e non si “appiccica” alla pelle nuda essendo leggermente ruvido. Di contro, ha il prezzo: è uno dei più cari dopo la pelle. Una buona via di mezzo è rappresentata dal poliestere. È più economico ma altrettanto facile da mantenere all’esterno senza danni. Attenzione però: è leggermente delicato.

Le migliori imbottiture per la poltrona sacco

Allo stesso modo, anche la scelta dell’imbottitura interna è altrettanto cruciale. Non tutti i tipi di imbottitura sono infatti adatti a restare all’aperto. In più, questo è un fattore ancora più determinante del rivestimento in fatto di comodità. Il grado di comfort che si può sperimentare sedendo su una poltrona sacco è totalmente soggettivo, quindi il consiglio è sempre quello di provare i vari rivestimenti e le varie imbottiture prima di procedere all’acquisto. In linea generale, però, è bene sapere a cosa si va incontro quando si sceglie un materiale piuttosto che un altro. Per esempio, anche se particolarmente comode, le poltrone a sacco in memory foam non sono assolutamente indicate per l’utilizzo in esterna. Idem se avete intenzione di accostare la poltrona al vostro barbecue o ad altre fonti di calore intenso, farete meglio a evitare l’imbottitura in palline di polipropilene espanso (indicate con la sigla EPP). Queste palline sono però molto comode e avvolgenti, quindi se non programmate falò in casa, potrebbe essere una buona opzione!

Gli amanti della natura e del rispetto verso l’ambiente saranno più orientati verso la scelta di materiali naturali, come legumi secchi e riso. Meno comodi, più pesanti, ma più in armonia con Madre Terra. Le altre due opzioni più comuni sono le imbottiture ad aria e con le palline di polistirolo espanso (EPS). Ovviamente le poltrone a sacco ad aria sono più facili da mettere via finita l’estate, ma allo stesso tempo possono rompersi facilmente e, sopratutto, vanno rigonfiate almeno una volta a settimana. Infine, le palline di polistirolo espanso: ottime da esterno, comodissime e avvolgenti e leggere. La scelta più gettonata, ma attenzione se possedete animali o se avete bimbi piccoli in casa: una eventuale fuoriuscita di materiale può essere molto pericolosa.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.