Purtroppo, si sa che un incidente stradale con la moto può capitare nella vita di una persona: a parte lo spavento iniziale ciò che resta è l’amarezza nel vedere il proprio mezzo con alcuni danni e infatti spesso ci si chiede cosa fare se la propria moto è incidentata.

Tra i primi dilemmi che ci si trova innanzi ad una moto incidentata è capire come spostarla e trasportarla in maniera efficiente oppure a chi rivolgersi per smaltirne i pezzi: la soluzione è quella di rivolgersi al servizio di ritiro moto incidentate su www.ritiromotoincidentate.com che ti aiuterà e supporterà in tutte quelle che sono le fasi di gestione del tuo mezzo incidentato.

Non dovrai fare altro che scegliere il servizio di ritiro moto incidentate grazie al quale ogni tua richiesta potrà essere valutata ed essere accolta.

Da anni sono attivi sul mercato relativo al ritiro delle moto incidentate in seguito a sinistri che ne hanno compromesso in maniera irreparabile ogni singola struttura e funzione.

Grazie alla presenza di tecnici qualificati ed in possesso di tutti i certificati utili a svolgere questa professione nel migliore dei modi, ogni singolo caso verrà esaminato nel dettaglio, in modo tale che venga proposta una soluzione individuale utile a trasportare e a ritirare una moto incidentata non più marciante e funzionante.

Il ritiro della moto sinistrata avviene in maniera diretta senza coinvolgere figure terze e verrai supportato in ciascuna fase del ritiro, poiché il personale addetto si recherà sul posto dell’incidente occupandosi personalmente di tutta la documentazione utile per procedere a questa operazione.

Potrai avere quindi la certezza di ricevere un intervento basato sulla competenza e sulla cortesia, che sicuramente non potrà che lasciarti soddisfatto anche in un momento così delicato.

Tuttavia, prima dell’arrivo del servizio di assistenza potrebbe volerci qualche minuto, ecco perché è importante sapere come comportarsi con il proprio mezzo durante le prime fasi post incidente.

Moto incidentata: gli step da seguire 

Come tutti sappiamo purtroppo, gli incidenti sono all’ordine del giorno ed essi possono riguardare sia le moto che ogni tipo di veicolo.

Per fortuna però, nella maggior parte dei casi, si può porre rimedio ad ogni situazione e fare in modo di ripartire al meglio anche dopo sinistri davvero antipatici.

Non tutti però sanno come comportarsi quando questo avvenimento viene a verificarsi per la prima volta, in quanto il panico e l’agitazione dei primi minuti fanno sì che non tutto sia così facile da gestire.

In ogni caso non bisogna mai farsi prendere dall’ansia ma, nonostante questo momento sia molto difficile, cercare di mantenere i piedi per terra e avere la mente lucida per compiere le scelte migliori.

I fattori da valutare in caso di moto incidentata

In seguito all’incidente, bisogna raccogliere tutti i dati dei veicoli e delle persone coinvolte nel sinistro e far di tutto per osservare e analizzare i danni riportati.

Se ad essere coinvolta in questo avvenimento poco piacevole è una moto, bisogna analizzare quali sono i danni e capire se ci sono pezzi sparsi in giro.

Una volta raccolti bisogna capire come trasportare i pezzi della propria moto incidentata.

Esistono diverse alternative per farlo al meglio, ma questo dipende dalla scelta del proprietario e dalle condizioni della moto.

Se i danni riportati dal mezzo sono gravi si può pensare di vendere separatamente i pezzi illesi, oppure rivenderli a chi si occupa di recuperare ricambi incidentati.

Esistono molte imprese che si occupano di questo, anche se ovviamente non si possono pretendere grandi guadagni.

Solitamente è possibile riparare la moto se i danni non sono troppo gravosi e se ciò risulta essere vantaggioso per il possessore del mezzo danneggiato; ecco perché sarebbe importante informarsi anche sul valore del mezzo: se inferiore al prezzo per ripararla, allora non conviene farlo e magari puntare alla sua vendita, senza però aspettarsi un grande rientro monetario.

 

 

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.