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Il Natale non è ancora esattamente alle porte, ma quasi. Dopo un periodo davvero pesante, tutti noi abbiamo bisogno di ritornare a sognare, di respirare quelle magiche atmosfere che vivevamo da bambini, quando l’aria fredda pizzicava le guance arrossate e gli zampognari impregnavano l’aria delle loro note. Oggi tante cose sono cambiate, ma il desiderio del Natale, la voglia di quella magia, torna prepotente e si diluisce tra le vetrine, tra le strade decorate e, soprattutto, tra le luminarie natalizie che illuminano e scaldano il cuore. Ma da cosa nasce questa tradizione?

Luminarie natalizie, l’origine

Da tempi remoti le luci vengono utilizzate per sottolineare l’aria di festa. Una volta non erano certamente le luci elettriche che noi oggi conosciamo, ma bensì candele e torce che avevano un doppio significato e scopo. In primo luogo avevano il compito di creare illuminazione e regalare calore nelle fredde notti d’inverno, in secondo, ma non certo per importanza, rappresentavano per i cristiani la luce divina.

Prova ne sia che la luce è un elemento immancabile in tutti i luoghi di culto dove è anzi costume accendere una candela votiva e pregare, o basti pensare ai ceri che vengono offerti ai morti. Proprio da questa tradizione di accendere delle candele, dei lumi, per devozione, nasce la tradizione delle luminarie.

In Italia, in particolare, trovano solido terreno nella celebrazione delle festività dei santi, oggi, al sud, si usano ancora moltissimo, si pensi alle famose luminarie del Salento, Lecce in primis, che vengono accese anche durante l’estate per la celebrazione del santo Patrono.

Sempre vicino a Lecce, sono sorprendenti le luminarie di Scorrano, un paesino che ha fatto della tradizione delle luminarie una vera attrazione turistica sia per quanto riguarda le luminarie natalizie, sia per quelle della Santa Domenica.

Da qui nasce, appunto, la tradizione delle luminarie e che si diffonde presto in tutto il paese. Le luminarie elettriche nascono però attorno agli anni ’30 sebbene il vero boom sia negli anni ’50. Il clima è quello del dopoguerra, quindi con un gran desiderio di festa e di rinascita.

Le luminarie moderne

Le luminarie moderne non avranno forse il fascino dei lumicini delle candele, ma possono arrivare davvero a lasciare, non solo i più piccoli, con la bocca aperta e il naso all’insù. Molte città, purtroppo, non provvedono più all’illuminazione natalizia e allora sono i commercianti stessi a quotarsi e a rivolgersi a una ditta noleggio luminarie natalizie.

Lo scopo delle luminarie, anche oggi, è quello di ricreare un’atmosfera intensa, calda, pregna di sensazioni. Chi ha visitato i mercatini di Natale al nord Italia o a Innsbruck sa quanto possano essere magiche le luci del Natale. Un altro luogo da non perdere e dalle atmosfere magiche è il quartiere Dyker, a New York dove a Natale tutto è addobbato con estrema cura dei dettagli.

Qui sembra di entrare in un mondo da fiaba tra manichini animati, scenografie meccaniche che ricreano atmosfere fuori dal tempo, sculture di legno che hanno il sapore di paesi nordici e del villaggio di Babbo Natale e, immancabile, lo sfavillio di luci, che dà vita a un ineguagliabile paesaggio natalizio.

La meraviglia che delle luci brillanti possono suscitare, quanto sono in grado di creare un’atmosfera che, diciamolo, ci fa stare bene, anche se siamo adulti, presi dal lavoro e dalle preoccupazioni è davvero sbalorditiva. Perché, in fondo, alla magia del Natale non si può rinunciare, nemmeno in un periodo greve come quello che abbiamo fino a ora vissuto e che, anzi, ancor di più ci fa venire voglia di sollevare la testa all’insù ad ammirare i giochi di luce e le gallerie di colore che certe meravigliose luminarie sono in grado di creare.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.