Da quando è esplosa la pandemia la questione della pulizia e della sanificazione degli ambienti è diventata di massima importanza. Anzi, fondamentale. Le persone hanno imparato che davvero lavarsi spesso le mani, come ci insegnavano da bambini, protegge dalle malattie, e che bastano pochi accorgimenti per evitare lo scambio di batteri e virus. Adesso che il peggio sembra, incrociando le dita, essere passato cerchiamo di continuare a mantenere queste sane e semplici abitudini.

Regole di comportamento

Le ricordiamo spesso ai bambini, e a volte ce le dimentichiamo noi adulti. Sono poche ma efficaci, e in questi due anni abbiamo davvero notato quanto possano fare la differenza. Lavarsi spesso le mani, come si faceva di mangiare, con acqua e sapone e per almeno 20 secondi. Se non ce li abbiamo a disposizione, va bene il nostro ormai amico disinfettante a base alcolica. Si raccomanda di usarlo spesso soprattutto prima e dopo essere stati in luoghi chiusi come bar, negozi o a casa di amici o famigliari.

Per la stessa ragione, non toccarti occhi naso e bocca con le mani quando sei fuori. O per lo meno, assicurati prima di esserti disinfettato con cura. Evitare l’uso in comune di bicchieri e posate, come di asciugamani e tovaglioli, e questo già all’asilo l’abbiamo imparato mettendo il nostro nome su ogni piccola proprietà.

Sarebbe poi anche una regola di buona educazione quella di non starnutire o tossire in faccia alle persone, a prescindere da virus. Coprire naso e bocca, insomma, per non dover porgere un fazzolettino al povero malcapitato di turno che si ritrova inumidito dalla vostra cafonaggine. Soprattutto se si sta male, o poco bene, meglio stare a casa e riguardarsi, o comunque stare a debita distanza dalle altre persone, magari indossando la mascherina, perché in questo caso Mal comune mezzo gaudio non vale.

Poco da dire sull’argomento mascherine, sono ancora da tenere nei luoghi chiusi e/o affollati, ed eviterei di parlare anche di strette di mano, baci e abbracci. A meno che non siate morbosamente affettuosi con chiunque, spero che conosciate chi avete di fronte e che in caso di sintomi sospetti siate entrambi abbastanza riguardosi da evitare lo stretto contatto.

Pulizia di casa e ambiente lavorativo

Potrebbe essere una buona abitudine da mantenere quella di togliersi le scarpe prima di varcare la soglia di casa, così da mantenere tutto lo sporco fuori dalle mura domestiche. E poi basta poco, sanificare i pavimenti e le superfici con cui veniamo più a contatto come cucina, tavolo e scrivanie. Oltre al bagno e ai sanitari.

Ma non solo, non dimenticate di pulire lo smartphone. Risulta essere l’oggetto più sporco che abbiamo in casa, essendo quello che teniamo costantemente in mano e che poi ci portiamo veramente dappertutto. Basta usare spesso delle salviette con soluzione alcolica per pulire non solo lo schermo, ma anche la cover o la custodia.

Sul luogo di lavoro valgono le stesse regole comportamentali, ma gli spazi comuni devono essere sanificati con rigore. Macchinari adeguati ed efficienti come quelli prodotti da www.mibe.it sono fondamentali in ambienti come aziende, uffici, fabbriche, così come nei supermercati e nei luoghi che più frequentiamo per le più disparate occasioni. La sicurezza dei lavoratori prima di tutto, così come dei consumatori, perché non si può andare a guadagnare il pane con il pericolo di ammalarsi. Lo sappiamo bene, abbiamo visto quanti sanitari hanno rischiato la vita per curare e proteggere la nostra.

Questo non dovrebbe valere solo con i virus che colpiscono gli organi respiratori. Ma bisogna proteggersi da tutti i prodotti nocivi che si usano con mascherine, guanti, cuffie e visiere. Ricordiamo di usarle nei luoghi di lavoro. Non c’è solo il coronavirus da cui guardarsi e, quando questo periodo difficile passerà, non dimentichiamoci quello che ci ha insegnato: impariamo a proteggerci.

Di Roberto Rinaldo

Trascorro il mio tempo nel mondo delle parole e vivo per la comprensione.