Un processo produttivo è l’insieme delle attività che trasformano delle risorse (materiali, umane, finanziarie, informative) in beni o servizi che soddisfano i bisogni dei clienti. Ogni processo produttivo ha delle caratteristiche specifiche che lo differenziano dagli altri e che richiedono delle scelte strategiche da parte dell’impresa.

Idee alla base di ogni processo produttivo

Le idee alla base di ogni processo produttivo sono tre. La prima è il valore aggiunto, cioà la differenza tra il valore dei beni o servizi prodotti e il costo delle risorse impiegate. Il valore aggiunto rappresenta il contributo dell’impresa alla creazione di ricchezza e al benessere della società. La seconda è la produttività, ovvero il rapporto tra il valore dei beni o servizi prodotti e la quantità di risorse impiegate. La produttività misura l’efficienza del processo produttivo e la capacità dell’impresa di competere sul mercato. La terza è la qualità, ovvero il grado di conformità dei beni o servizi prodotti rispetto alle aspettative dei clienti. La qualità dipende da vari fattori, come la progettazione, la realizzazione, il controllo e il miglioramento continuo del processo produttivo.

Fasi del processo produttivo

Il processo produttivo si compone di quattro fasi principali. La prima è la progettazione, in cui si stabiliscono le caratteristiche dei beni o servizi da produrre, le risorse necessarie, le modalità operative e i criteri di valutazione della qualità. La seconda è la realizzazione, in cui si trasformano le risorse in beni o servizi mediante delle operazioni fisiche, chimiche, meccaniche, informatiche o altre. La terza è il controllo, in cui si confrontano i risultati del processo produttivo con gli standard di qualità prefissati e si rilevano eventuali anomalie o difetti da correggere. La quarta è il miglioramento continuo, in cui si analizzano i dati relativi al processo produttivo e si attuano delle azioni correttive o preventive per aumentare il valore aggiunto, la produttività e la qualità.

Elementi del processo produttivo

Il processo produttivo è l’insieme delle attività e delle operazioni necessarie per trasformare le materie prime in beni o servizi da offrire al mercato. Il processo produttivo richiede l’impiego di alcuni elementi fondamentali, che sono:

– I fattori di produzione: sono le risorse che l’azienda utilizza per realizzare il processo produttivo, come la terra, il lavoro e il capitale. La terra comprende le risorse naturali, il lavoro comprende le capacità e le competenze dei lavoratori, e il capitale comprende le attrezzature, le macchine e i finanziamenti.
– Il sistema produttivo: è l’organizzazione e la gestione del processo produttivo, che comprende la scelta della tecnologia, del metodo di lavoro, della qualità e della quantità da produrre. Il sistema produttivo deve essere adeguato alle esigenze del mercato e alla strategia dell’azienda.
– Il ciclo produttivo: è la sequenza delle fasi che compongono il processo produttivo, che possono essere diverse a seconda del tipo di prodotto o servizio. In generale, il ciclo produttivo comprende l’acquisto delle materie prime, la trasformazione, lo stoccaggio e la distribuzione del prodotto finito.
– Il controllo di produzione: è il monitoraggio e la valutazione del processo produttivo, che ha lo scopo di verificare il rispetto degli standard di qualità, dei tempi e dei costi. Il controllo di produzione permette di individuare e correggere eventuali anomalie o inefficienze nel processo produttivo.

Tipi di processi produttivi

I processi produttivi sono le modalità con cui le aziende trasformano le materie prime in beni o servizi da offrire al mercato. Esistono diversi tipi di processi produttivi, che si differenziano per il grado di standardizzazione, la quantità e la varietà dei prodotti, la tecnologia impiegata e il layout degli impianti. Tra i principali tipi di processi produttivi possiamo distinguere:

– Il processo per progetto: è un processo che realizza prodotti unici o su misura, in base alle specifiche esigenze del cliente. Il processo per progetto richiede una elevata flessibilità e personalizzazione, ma ha una bassa produttività e un alto costo. Un esempio di processo per progetto è la costruzione di una nave o di un edificio.
– Il processo per lotto: è un processo che realizza prodotti in piccole quantità o lotti, in base alla domanda del mercato. Il processo per lotto richiede una moderata flessibilità e varietà, ma ha una media produttività e un costo medio. Un esempio di processo per lotto è la produzione di abbigliamento o di mobili.
– Il processo continuo: è un processo che realizza prodotti in grandi quantità e in modo standardizzato, senza interruzioni o variazioni. Il processo continuo richiede una bassa flessibilità e varietà, ma ha una alta produttività e un basso costo. Un esempio di processo continuo è la produzione di energia elettrica o di petrolio.
– Il processo a flusso: è un processo che realizza prodotti in grandi quantità e in modo standardizzato, ma con la possibilità di modificare alcune caratteristiche del prodotto finale. Il processo a flusso richiede una bassa flessibilità e una media varietà, ma ha una alta produttività e un costo medio-basso. Un esempio di processo a flusso è la produzione di automobili o di computer.

La strategia poka yoke: cos’è e perché è importante

La strategia poka yoke è una metodologia di gestione della qualità che mira a prevenire gli errori umani e a garantire la conformità dei prodotti o dei processi. Il termine significa letteralmente “a prova di errore” in giapponese e si basa sul principio che gli errori sono inevitabili, ma possono essere evitati o corretti con l’uso di dispositivi, tecniche o procedure semplici.

Si applica sia alla progettazione dei prodotti che a quella dei processi. Nella prima, si cerca di rendere i prodotti facili da usare, sicuri e affidabili, eliminando le possibilità di errore da parte degli utenti. Ad esempio, un connettore elettrico può essere progettato in modo da poter essere inserito solo in un modo, evitando così il rischio di cortocircuiti o danni. Nella seconda, si cerca di rendere i processi efficienti, standardizzati e controllati, eliminando le possibilità di errore da parte degli operatori. Ad esempio, un sensore può essere installato in una macchina per rilevare eventuali anomalie o difetti e fermare automaticamente il processo, evitando così lo spreco di materiali o la produzione di scarti.

Questa strategia è importante perché offre diversi vantaggi sia alle aziende che ai clienti. Tra questi vantaggi ci sono:

– Il miglioramento della qualità dei prodotti o dei servizi, con una riduzione dei reclami, delle riparazioni e delle sostituzioni.
– Il risparmio di tempo e di costi, con una riduzione degli sprechi, delle perdite e delle inefficienze.
– L’aumento della soddisfazione e della fedeltà dei clienti, con una maggiore affidabilità e sicurezza.
– L’aumento della motivazione e della competenza dei dipendenti, con una maggiore responsabilizzazione e coinvolgimento.

Con la strategia poka yoke, puoi aumentare la qualità dei tuoi prodotti o dei tuoi processi, ridurre gli sprechi e i costi, fidelizzare e soddisfare i tuoi clienti, e incoraggiare e valorizzare i tuoi dipendenti. Come diceva Albert Einstein: “Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non di più”. Quindi, non perdere tempo! Impara subito come usare la strategia poka yoke nella tua attività e preparati a stupire il mondo.

Di Roberto Rinaldo

Trascorro il mio tempo nel mondo delle parole e vivo per la comprensione.