In edilizia i leganti più tradizionali utilizzati sono costituiti dalla calce aerea e anche da quella idraulica.
Si tratta di due tipologie ormai molto diffuse, che presentano caratteristiche differenti.
Unendo particolari elementi presenti in natura ed utilizzando delle temperature elevatissime, infatti, si ottiene una malta molto resistente, che è capace di durare anche per molti anni anche se sottoposta ad una pressione ingente.
Si pensi ad esempio ai ponti, sui quali ogni giorno transitano decine e decine di auto.
È molto interessante sottolineare che alcuni materiali che vengono usati ancora oggi, in realtà già ai tempi degli antichi romani, famosissimi e bravissimi costruttori, rientravano negli elementi più comuni usati per l’edilizia.
Differenze tra calce aerea e quella idraulica
In edilizia sono numerosi i materiali che vengono usati come leganti, cioè sono utili a formare un composto che riesce ad unire due o più elementi, rendendo la costruzione molto resistente e soprattutto sicura.
Tra quelli più utilizzati però ce ne sono in particolare due: la calce aerea e quella idraulica.
La prima viene chiamata anche più comunemente calce viva, anche se questo nome si riferisce in realtà ad uno dei due tipi in cui si suddivide nuovamente la calce aerea, che comprende sia quella viva sia quella “idrata”.
Dato che quella viva però tende ad essere più utilizzata, il termine si è esteso fino ad indicare, nel linguaggio comune, la calce aerea in generale.
Per l’aggettivo “aerea” invece si può affermare che tale materiale si chiama così in quanto tende ad indurire grazie all’anidride carbonica, presente nell’aria.
La seconda tipologia di calce invece presenta l’aggettivo “idraulica” perché indurisce sott’acqua.
Per quanto riguarda quella aerea, un’altra caratteristica riguarda proprio le due suddivisioni, dato che quella viva è formata da ossido di calcio e si ottiene grazie al raggiungimento di particolari temperature che si ottengono nei forni.
Quella idrata invece sarebbe l’idrossido di calcio e si ottiene grazie ad un particolare macchinario chiamato “idratatore”, che unisce la calce viva con dosi di acqua.
Particolare invece è la calce idraulica, che merita un paragrafo a sé.
Le caratteristiche intrinseche dei vari tipi di calce
La calce aerea viva o quella idrata possono diventare idrauliche se si aggiungono particolari materiali nel momento in cui si impastano.
Tra gli elementi che causano la trasformazione ci sono la pozzolana o il cocciopesto, che corrisponde all’argilla cotta.
Ovviamente il mutamento in calce idraulica avviene non solo con l’aggiunta della pozzolana, ma anche con l’aiuto di particolari temperature, che raggiungono un’elevazione tale da permettere di impastare il tutto.
Per quanto riguarda la pozzolana, si può dire che si tratta di un materiale molto particolare, che veniva usato anche dalle popolazioni antiche e che si compone di silicato di alluminio che viene prima cotto e poi anche spezzettato.
Si trattava di un elemento molto comune nell’edilizia romana, anche perché questa antica popolazione era solita usarla per la costruzione di ponti e anche acquedotti.
Senza dubbio oggi la calce aerea e quella idraulica sono tra le più utilizzati nell’ambito edile, anche se addirittura, come si è visto, persino i popoli molto antichi le utilizzavano.