Quando si parla di pensioni di invalidità si parla di diritti che, spesso, devono essere conquistati. Ottenere una pensione di invalidità non è sempre una passeggiata, vuoi per la burocrazia, vuoi per i giusti controlli che vengono effettuati per evitare che ne fruiscano non aventi diritto, come sovente accade. Tutto questo, però, comporta una serie di difficoltà per chi, invece, ne avrebbe diritto a pieno titolo. Qui vogliamo provare a fare un po’di chiarezza riguardo a due aspetti della pensione di invalidità: la maggiorazione, che molti hanno già ottenuto, ma soprattutto gli arretrati degli ultimi 5 anni.
Pensioni di invalidità, diritto alla maggiorazione
Alcuni invalidi civili hanno diritto all’aumento pensioni invalidità – arretrati fino a 5 anni, a seconda dei casi. Ma quando si può pensare di ottenere tale maggiorazione? Per prima cosa ci sono dei requisiti da rispettare. Se si è invalidi civili al 100%, si hanno più di 60, anche in assenza di contribuzione, si potrebbe avere diritto a un aumento della pensione di invalidità civile o inabilità fino a un totale di 650,00 euro mensili circa.
Le somme aggiuntive alla pensione di invalidità, infatti, non vengono erogate in automatico, al contrario, fanno parte di quelli che vengono chiamati “diritti inespressi”, ovvero, diritti che se non sono conosciuti dai titolari, rimangono, per l’appunto, inespressi. Inutile qui metterci a disquisire sulla bontà o meno di questa pratica, del resto ci sono tante cose che sembrano essere fatte per complicare la vita alle persone, ma ci soffermiamo invece sull’utile, ovvero, come fare per ottenerli.
I diritti inespressi
Prima di capire come fare a ottenere eventuali aumenti o arretrati, occorre fare una piccola digressione per capire di cosa stiamo parlando, ovvero, cosa siano questi diritti inespressi.
Innanzitutto, come abbiamo visto, si chiamano proprio diritti inespressi perché vengono riconosciuti dall’INPS solamente nel momento in cui il pensionato ne faccia un’esplicita richiesta. La cosa che va sottolineata è che l’ente sa perfettamente chi ha diritto o meno a determinati benefici, ma non contatta, appunto, gli eventuali beneficiari. Spetta a loro fare richiesta.
Per tale circostanza, le eventuali somme aggiuntive spettanti, come la maggiorazione sociale, non vengono riconosciute in modo automatico, bensì, ribadiamo, devono essere esplicitamente richieste.
La maggiorazione sociale
Come avevamo iniziato a dire prima, la maggiorazione sociale è un incremento della pensione di invalidità civile che spetta agli invalidi civili gravi al 100% o che siano totalmente inabili al lavoro, che abbiano compiuto il sessantesimo anno di età indipendentemente dal fatto che abbiano versato i contributi previdenziali.
L’importo aggiuntivo spettante è di circa 350 euro mensili che si vanno ad aggiungere alla pensione di invalidità per un massimo di circa 650 euro mensili.
Questo incremento decorre dal primo giorno del mese successivo a quella che è la data di compimento del sessantesimo anno di età.
Gli arretrati dei 5 anni precedenti
In alcuni casi, inoltre, è possibile anche richiedere la maggiorazione sociale arretrata dei 5 anni precedenti. Anche in questo caso vi sono dei requisiti da rispettare. Vediamo:
#1. È necessario avere un’età superiore ad anni 60 non nel momento in cui si fa la domanda ma alla data del 20 luglio del 2020. Questa condizione è necessaria al fine di ottenere gli arretrati, non per la richiesta di aumento della pensione;
#2. Possedere invalidità civile totale o inabilità contributiva. Purtroppo gli invalidi civili parziali non possono ottenere né l’aumento della pensione e né gli arretrati;
#3. Rispettare il requisito reddituale, ovvero non superare il limite di reddito personale di 8469,63 euro e, se si è coniugati, il limite di reddito coniugale di 14447,42 euro. I requisiti di reddito devono essere rispettati entrambi se si è coniugati, sia quello coniugale che quello personale.
Non si tratta certo di una materia facile e la burocrazia e i cavilli sono sempre troppi, per avere le idee più chiare ti consigliamo il portale dell’avvocato civilista Stefano Di Giacomo, risarcimentierimborsi.it o il suo canale YouTube dove queste ed altre tematiche sono spiegate in modo chiaro ed esaustivo.