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Non c’è dubbio: non ci sono progetti di bricolage, di piccola falegnameria, sia piccoli che grandi, nei quali si possa pensare di fare a meno di impiegare la giusta viteria. Ma purtroppo, sebbene le viti siano strumenti estremamente comodi, semplici da usare, economici, e assolutamente versatili, nascondono il rischio di una antipatica seccatura: basta infatti una quantità anche piccola di ruggine, dovuta alla corrosione, perché si incastrino e non sia più possibile rimuoverle semplicemente con un cacciavite. Cosa fare in questi casi? Eccovi tre consigli che vi aiuteranno a risolvere il problema!

La rimozione chimica
Per cominciare, impieghiamo i metodi meno invasivi e distruttivi. La ruggine è quello che tiene incastrata la vite; e allora proviamo, innanzitutto, a dissolvere la ruggine per liberarla. La gamma di soluzioni chimiche che possono aiutare a questo scopo è assolutamente variegata: in commercio potrete trovare del perossido d’idrogeno, ma anche del semplice succo di limone – o perfino della Cola! – possono talvolta essere sufficienti per scioglierla e permettervi di rimuovere la vite senza fatica. Abbiate solo due accortezze: assicuratevi di lasciar agire la soluzione per qualche minuto – nel peggiore dei casi, può almeno ammorbidire la ruggine – e date dei colpetti alla vite per smuoverla e far penetrare la soluzione più a fondo.

Metodo ad impatto
Per questo sistema, decisamente meno leggero, occorrerà innanzitutto assicurarsi di avere a disposizione il cacciavite giusto per adattarsi alla vite bloccata, per non rischiare di spanarla. Per cominciare, anche se vi pare strano, provate a stringere la vite; talvolta, questa piccola torsione spezza gli accumuli di ruggine e permette di estrarla. Se non funziona, avete due scelte: provare a prendere la vite con una pinza, e girarla, se la testa emerge dal materiale, o altrimenti inserire il cacciavite nella testa della vite e iniziare a girare, battendo periodicamente – con forza misurata, per non rompere la punta del cacciavite – con un martello. Spesso, la combinazione di torsione e impatto basterà a liberare la vite.

Metodo termico
Il calore dilata i metalli – e questa proprietà potrebbe esservi molto utile nell’impresa di liberare una vite incastrata. Il calore però, purtroppo, danneggia molti altri materiali, e sarà quindi bene che non adoperiate questa tecnica se rischiate di trovarvi con una vite liberata ma un oggetto irrimediabilmente sciupato. Per scaldare la vite, potete usare una torcia a butano, o anche un ferro per saldatura: dilatandosi, il metallo dovrebbe indebolire le incrostazioni di ruggine e la vite dovrebbe liberarsi. Se invece non potete usare il calore, provate con il freddo! È vero, è meno efficace, ma raramente causa danni. Per raffreddare la vite, vi occorrerà un po’ di ghiaccio secco da premere sulla testa della vite; il freddo farà contrarre il metallo, probabilmente quel tanto che basta da liberarlo dalla ruggine. Fate sempre attenzione ad evitare le ustioni e buona fortuna: alla fine l’avrete vinta voi!

Dotatevi di luce
L’illuminzione è fondamentale per la riuscita dell’intervento di rimozione, indipentendemente dai tre metodi descritti sopra. Il consiglio è di dotarsi di una torcia con illuminiazione a led, che permetta di vedere bene la vite da sbloccare.

Di Roberto Rinaldo

Trascorro il mio tempo nel mondo delle parole e vivo per la comprensione.