La farina d’avena è un ingrediente salubre che si ricava dalla macinazione della cariosside, vale a dire il frutto secco della pianta. L’avena è un cereale noto sin dai tempi più antichi, e viene usato in modo particolare nei Paesi del Nord Europa, dal momento che per crescere ha bisogno di una grande quantità di umidità. L’avena si distingue dall’orzo e dal frumento in quanto mantiene il germe e la crusca anche dopo che viene lavorata: si tratta, come noto, delle parti del chicco che contengono la quasi totalità delle sostanze nutritive. Non è difficile intuire il motivo per il quale, dunque, nel corso degli ultimi anni questo cereale è stato oggetto di un interesse crescente, confermato dal sempre più elevato consumo di farina d’avena aromatizzata.

Perché consumare la farina d’avena aromatizzata

Utilizzare la farina d’avena in cucina vuol dire poter beneficiare di tutte le proprietà nutrizionali di questo cereale, che per molti aspetti sono differenti dalle caratteristiche degli altri cereali. Stiamo parlando di una fonte preziosa di fibre, di grassi, di proteine e di carboidrati, con una concentrazione elevata di minerali e vitamine. I carboidrati che vengono messi a disposizione dall’avena sono a basso indice glicemico: questo vuol dire che permettono di mantenere stabile la concentrazione di zucchero nel sangue e favoriscono una digestione lenta. Le conseguenze sono due: da un lato un effetto saziante che si prolunga nel corso del tempo, e dall’altro lato la mancanza di picchi glicemici.

La farina d’avena aromatizzata e le proteine

L’avena è il cereale con il più alto contenuto proteico. Molto importante è la concentrazione di amminoacidi essenziali, visto che ce ne sono cinque su un totale di otto. Per avere un’idea in confronto agli altri cereali, è sufficiente sapere che il frumento contiene appena un amminoacido essenziale, ma ci sono anche cereali che ne sono del tutto privi. Tornando all’avena, è molto prezioso il ruolo svolto dalla lisina, un amminoacido che agevola l’azione degli anticorpi e promuove la fissazione del calcio a livello osseo.

La farina d’avena aromatizzata fa male?

Sono evidenti, dunque, i benefici che scaturiscono dall’assunzione dell’avena e della farina che se ne può ricavare, anche alla luce del suo elevato contenuto di acido linoleico; noto anche con il nome di omega 6, svolge una preziosa azione di protezione nei confronti del sistema cardiovascolare. A proposito di avena, vale la pena di mettere in evidenza anche la concentrazione di beta-glucano: si tratta di una specifica tipologia di fibra solubile che favorisce il transito intestinale ed è, dunque, nemica della costipazione e della stitichezza. Non solo: il beta-glucano contribuisce a incrementare il senso di sazietà e promuove il controllo del peso corporeo. In più, diminuisce il picco di glucosio dopo i pasti, dal momento che produce un gel che agevola il controllo glicemico rallentando lo svuotamento dello stomaco. Non stupisce, insomma, scoprire che negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha indicato l’avena e i suoi derivati, fra cui la farina, come prodotto ideale per contrastare il colesterolo.

Farina d’avena aromatizzata: ricette e modalità di utilizzo

La farina d’avena aromatizzata può essere utilizzata per la preparazione di numerosi dolci, e in più offre un alto apporto di minerali quali lo zinco, il calcio, il ferro, il potassio, il fosforo, il selenio e il manganese. Per quel che riguarda le vitamine, si segnala in particolare la presenza di vitamina B1, vitamina B2, vitamina B3, vitamina B5 e vitamina B6. Ecco, allora, che si possono preparare dei deliziosi pancake con la farina d’avena, ma non solo. Questo ingrediente è decisamente versatile e può anche essere sciolta in bevande vegetali quali il latte di mandorla, il latte di soia e il latte di riso.

La farina d’avena e il peso corporeo

Questa farina si caratterizza per una densità energetica elevata, che è dovuta alla presenza di carboidrati a ridotto indice glicemico, i quali svolgono un’azione positiva nei confronti del metabolismo glucidico. In sostanza, la glicemia cresce in maniera graduale e in tempi poco rapidi. Per di più non bisogna dimenticare il contenuto elevato di fibra, grazie a cui si può tenere sotto controllo il proprio peso in virtù di un incremento del senso di sazietà.

Di Roberto Rinaldo

Trascorro il mio tempo nel mondo delle parole e vivo per la comprensione.