truffe online

Da che esiste il web hanno iniziato a proliferare anche le truffe online. Il problema si è acuito particolarmente durante la pandemia. C’è una certa logica: infatti, molte più persone, anche quelle più inesperte, per necessità, hanno dovuto utilizzare questa preziosa, quanto insidiosa, a volte, risorsa. Per arginare questa problematica abbiamo pensato di parlarvi delle truffe più comuni e di come evitarle documentandovi.

Truffe online, quali sono le più comuni

Ci sono tantissime tipologie di truffe online, il consiglio è quindi: state sempre attenti con attentionline.it, il portale che vi spiega tutte le truffe nel dettaglio e come evitarle senza difficoltà Qui, invece, facciamo una panoramica di quelle che sono le tecniche più utilizzate per truffare le persone sul web.

Lo scorso anno, come abbiamo già avuto modo di appurare, è stato uno dei più nefasti per quanto concerne le truffe online. La motivazione è senz’altro da ricercarsi nel grande numero di utenti che ha utilizzato il web per acquisti online a causa, per l’appunto, delle restrizioni dovute alla pandemia.

Ci sono diversi tipi di truffe, alcuni molto comuni e diffusi, come le frodi negli acquisti. In questo caso ci si trova davanti a degli annunci che possono indurre a un acquisto, a fronte del quale non si riceverà mai la merce, spesso si aprono dei pop-up mentre si naviga.

Altre frodi, soprattutto in questo momento in cui c’è la preoccupazione per il covid, sono quelle inerenti ad annunci dove vengono offerti fantomatici bonus per l’acquisto di prodotti per l’igiene, come guanti, mascherine, gel per le mani. Ovviamente non c’è nessun reale bonus.

Altra truffa attuale è quella della richiesta di fondi per aiuti per la ricerca covid o per la beneficienza legata sempre a questa tematica.

La truffa del phishing

Ora passiamo, invece, ad analizzare una tipologia di truffa davvero molto comune e che, purtroppo, fa cadere nella trappola numerosi utenti. In poche parole, il phishing, consiste in un messaggio, prevalentemente si trova nella email, dove si comunica all’utente la richiesta dei propri dati.

Non ci si deve stupire che in molti ci caschino, perché spesso si tratta di false comunicazioni inviate dalla banca, dalla posta, dove, appunto, vengono richiesti all’utente i proprio dati con una scusa. Il messaggio, spesso, è molto credibile, bisogna fare davvero molta attenzione per evitare di cadere nel tranello.

Una truffa che consente di carpire, il più delle volte, i dati del conto o della carta di credito, oppure le password. Alle volte vengono rubati solo i dati personali, utilizzati poi dal malvivente per effettuare acquisti o vendere merce senza utilizzare il proprio nome.

Altra tipologia di truffa, lo smishing, consiste nell’invio di sms al cellulare del malcapitato. Lo scopo è sempre quello di estorcere delle informazioni dell’utente.

Negli ultimi mesi, una truffa molto diffusa era quella con un messaggio di testo, inviato sia per email che per sms, dove si chiedeva all’utente di pagare due euro per la ricezione di un pacco che era stato fermato alla dogana. Ovviamente non c’era nessun pacco.

Come ci si può difendere

Il modo migliore per difendersi dalle truffe del web è quello di informarsi per riconoscerle. Oggi, soprattutto gli istituti bancari, hanno istituito il sistema di identificazione a doppio canale, ma ingenerale è sempre bene modificare con frequenza le password e leggere bene i messaggi e le email che si ricevono.

Normalmente le banche non comunicano per email, a meno che non si tratti di informazioni su prodotti e news, ma non vengono mai richiesti dati per email, soprattutto senza passare attraverso il loro portale. Fare sempre un controllo accedendo al proprio homebanking è quindi la cosa più sicura, nel dubbio si può telefonare alla banca.

Controllare poi la grammatica e l’ortografia, quasi sempre le email fraudolente contengono clamorosi errori ortografici e grammaticali. Per scoprire altri dettagli e informarti al meglio, naviga il portale attentionline.it.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.