Il baseball è uno degli sport di squadra per eccellenza. Seppur poco conosciuto nel nostro paese è piuttosto praticato ed è uno sport davvero affascinante.

Baseball: un po’ di storia

Non vi sono notizie certe sull’origine del baseball, quel che però si sa è che questo sport affonda le proprie origini addirittura all’epoca degli Antichi Egizi. I geroglifici e i papiri egiziani, infatti, riportano tracce di giochi effettuati con bastoni e palla. Immagini di un gioco piuttosto simile sono state rinvenute anche relativamente al periodo dei greci e dei romani, ma sono del Medioevo le più ricche testimonanze di un gioco fatto con palla e bastone.

Esisteva in quel periodo un vecchio gioco popolare inglese, conosciuto semplicemente con il nome di ‘base’, anche se non aveva molto a che fare con il baseball moderno in quanto per praticarlo non si usavano ne palle ne bastoni. E’ proprio in Inghilterra che si trovano tracce di un gioco, lo ‘StoolBall‘, dove un battitore aveva il compito di difendere un bersagli dal lanciatore che invece doveva colpirlo con la palla. In realtà si pensa però che questo sia il precursore del moderno cricket piuttosto che del baseball.

Per individuare le prime tracce del baseball per come lo conosciamo noi oggi bisogna dunque attendere il 1839, quando un cadetto dell’Accademia militare di West Poin a Cooperstoen, realizzò un disegno del primo campo da baseball e definì le regole di un gioco da poter praticare insieme ai compagni. Le prime regole del gioco vennero pubblicate solo successivamente, nel 1845, da Alexander Cartwight, colui che è stato poi riconosciuto e definito come il padre del baseball moderno. Questo manuale prevedeva il posizionamento di 4 basi, lontane tra loro circa 90 piedi, ed erano già presenti alcuni concetti come gli inning, gli out e il ‘foul ball’.

Nel 1857 iniziano a svolgersi le prime partite e il 1858 è l’anno della nascita della “National Association of Baseball Players“, la prima lega della storia. Durante la Guerra Civile (1861-1865) il baseball iniziò a diffondersi velocemente e sembra che alla fine del conflitto fossero già presenti un centinaio di squadre.

Negli Stati Uniti è diventato velocemente lo sport nazionale e negli anni si è diffuso prepotentemente anche in Giappone, in Corea e a Cuba. Il baseball in Italia, invece, è comparso per la prima volta nel attorno agli anni Venti, ma la diffusione vera e propria è avvenata dopo il 1945 per merito della presenza delle truppe americane. Il baseball è diventato disciplina olimpica nel 1992, è stato eliminato in seguito ai giochi olimpici tenutisi a Pechino nel 2008, ma è stato inserito nuovamente nel programma olimpico in occasione dei Giochi di Tokyo del 2021.

Baseball: le regole in breve

Il baseball inizialmente può sembrare un gioco complicato e difficile da capire viste le tante regole presenti. I principi fondamentali per capire il gioco in realtà sono semplicissimi: due squadre, composte ciascuna da nove giocatori, si affrontanto in nove inning (o riprese), alternandosi in attacco e in difesa.

Per riuscire a vincere ogni squadra deve, a seconda della diversa fase della partita, riuscire a fare più punti possibile o evitare che l’avversario ne segni altrettanti. Una partita è costituita da nove “inning” e non vi sono limiti di tempi. Al termine dei 9 inning, se le squadre sono in parità, si prosegute con il extrainning e si procede fino al momento in qui una delle due squadre risulta vincente.

Il punto si segna nel momento in cui il battitore della squadra attaccante riesce a completare in senso antiorario il giro completo del campo, il cosiddetto diamante, passando per tutte le basi e facendo ritorno alla “casa base”. I difensori avversari possono impedire agli attaccanti afferrano la palla colpita con la mazza al volo oppure eliminando il battitore facendo arrivare la palla in una delle basi prima del suo arrivo.

 

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.