Per avere una casa dotata di ogni comfort non serve acquistare tutti gli elettrodomestici appena lanciati sul mercato. È più utile, invece, puntare sugli interventi di riqualificazione energetica per unità immobiliari indipendenti e condivise (condomini, complessi plurifamiliari, etc…), anche in previsione di una vendita futura. A tale scopo lo Stato italiano dà la possibilità di fruire di importanti bonus, per i quali occorre soddisfare dei requisiti.
Riqualificazione energetica, una scelta non solo all’insegna del risparmio
La ristrutturazione degli edifici esige un investimento iniziale medio-alto, del tutto o in parte recuperabile con le agevolazioni statali, a patto di poterne farne richiesta. Gli incentivi servono soprattutto per migliorare la stabilità degli edifici e l’isolamento termo-acustico, includendo restauri e manutenzioni straordinarie.
All’opportunità di ottenere un rimborso si aggiunge il risparmio in termini di spese al termine dei lavori. Le bollette diminuiscono significativamente, soprattutto quando l’intervento è accompagnato dall’integrazione (o dalla sostituzione) delle energie verdi al posto di quelle non rinnovabili, in linea con gli attuali standard eco-friendly.
Ma la riqualificazione edilizia non è soltanto una scelta amica dell’ambiente: consente anche di aumentare il valore della casa. In caso di vendita, infatti, uno dei parametri che influenza il prezzo è la classe energetica, presente in tutti gli annunci e le schede di presentazione relative agli immobili. L’importo finale può aumentare mediamente del 25%, indipendentemente dal contesto abitativo.
Ottenere dei risultati di qualità dipende dalla validità del general contractor di riferimento, ovvero un professionista incaricato del controllo e dell’ottimizzazione di ogni fase dei lavori, che deve saper gestire progetti di varia complessità. Realtà come Percaya.it, impresa con esperienza pluriennale nella riqualificazione di immobili con sedi a Milano e a Torino, offrono servizi di ristrutturazione eccellenti in un’ottica di breve, medio e lungo termine.
Ristrutturazione edifici, i bonus al momento disponibili
Anche se sembrano destinate a diminuire, nel panorama italiano è ancora possibile beneficiare di parecchie agevolazioni statali per aumentare il comfort della propria abitazione. In questa pagina è possibile trovare tutte le informazioni necessarie sugli incentivi attualmente più conosciuti.
Nella casistica rientrano il Sismabonus e l’Ecobonus: il primo viene richiesto per migliorare la classe sismica di un edificio, rimborsabile fino a un massimo di 96000 € in un anno sotto forma di detrazioni d’imposta in 5 soluzioni. Il secondo consente di sperimentare soluzioni che aumentano l’efficienza energetica delle unità immobiliari con interventi su più livelli, con recupero di almeno il 50% della spesa.
Altrettanto interessante è il bonus ristrutturazione per le manutenzioni (con tetto massimo di 96000 €), quello per climatizzatori e finestre e per l’eliminazione delle barriere architettoniche, entrambi con limite di 96000 € (e mai al di sopra del 50% dell’investimento) per il 2024.
Riqualificazione edilizia, le condizioni per ottenere i bonus
Possono richiedere gli incentivi proprietari, promissari acquirenti, comodatari, usufruttuari o inquilini, familiari conviventi, soci di cooperative e, a certe condizioni, anche gli imprenditori. Per ottenere l’agevolazione è indispensabile fare un bonifico per detrazioni indicando causale, codice fiscale o partita IVA della ditta e codice fiscale del cliente.
All’occorrenza, inoltre, occorrono delibere assembleari, atti di notorietà, abilitazioni amministrative, dichiarazioni di consenso, fatture e ricevute relative alle transazioni. Quando vi sia l’obbligo, servono la comunicazione preventiva alla ASL, le ricevute di pagamento dell’IMU e le domande di accatastamento.
In definitiva si tratta di gestire tanti documenti, operazione non sempre alla portata dei non addetti ai lavori ma delegabile ad aziende specializzate in riqualificazione come Percaya.