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Rosso come lo sfondo, FortyFive come i minuti degli scatti: questo il nome del progetto fotografico che farà parlare di sé. Luca de Gennaro, titolare di 107 Studio e cofondatore di Photo 5 Lab ha lanciato un nuovo progetto: si chiama Red Fortyfive e ha lo scopo di poter raccontare le emozioni in silenzio attraverso i ritratti. Non si parla durante la seduta ma sarà la macchina fotografica e l’abilità del fotografo ad immortalare i visi e le storie in una raccolta di immagini che diventeranno un libro. Nel progetto futuro ci sono anche mostre, anche se al momento non è ancora disponibile un calendario completo. Lo scopo del progetto è quello di dare una nuova voce alle persone e al mondo dei ritratti. Luca de Gennaro racconta che “Spesso quando siamo ritratti ci lasciamo condizionare dall’ambiente esterno, non siamo introspettivi e non mostriamo la nostra vera essenza, le nostre emozioni, non ci lasciamo andare agli istinti” per questo motivo nasce Red FortyFive.

Chi è Luca de Gennaro

Titolare di 107 Studio e cofondatore di Photo 5 Lab; è il responsabile del progetto fotografico Red FortyFive una novità che permette di scoprire attraverso un libro in futura uscita e un probabile calendario di mostre una serie di ritratti dove chi viene fotografato può esprimere le proprie emozioni solo in silenzio attraverso il viso. Luca de Gennaro, classe ’71 non è solo un fotografo professionista ma anche un giornalista. Queste due professioni insieme gli hanno permesso di sviluppare sempre più curiosità per storie e volti: conosciuto nel settore per scatti ad eventi e ritratti vanta una collaborazione pluriennale con Mag Editori quale fotografo e giornalista tecnico. Il suo CV è davvero vasto e tra gli ultimi progetti prestigiosi di cui fa parte c’è la gestione di fotonews.blog con Marco e la presidenza del circolo Officina Fotografica di Paderno Dugnano. Accreditato presso Tau Visual e AFNM, oltre che tesserato Nikon NPS, vanta diverse esposizioni collettive.

Red FortyFive: perché seguire il progetto

Red FortyFive è un’idea di Luca de Gennaro che vuole focalizzarsi sulle emozioni senza utilizzare le parole. Il set è standard per tutti i partecipanti: fondo rosso, luci a 45 gradi, divanetto e sgabello a disposizione. Tutto avviene nello studio di Paderno Dugnano e chi partecipa avrà un’ora a disposizione. Dal momento dell’ingresso fino alla fine degli scatti ci sarà silenzio: 15 minuti per prepararsi e 45 minuti di scatti. Durante la seduta la persona può muoversi o non fare nulla. Unica regola non devono esserci parole tra la persona e il fotografo. Ridere, piangere, dormire, urlare… qualsiasi azione, se svolta in sicurezza, è consentita.

Il fotografo scatterà durante questi 45 minuti: non è stabilito il numero di scatti, dipende da tantissime cose. La partecipazione è totalmente gratuita: chi vuole prestare il proprio volto al progetto può farlo, unica richiesta è la compilazione di una liberatoria per poter utilizzare le immagini. In cambio verrà rilasciata una stampa di 20 x 30 di una foto a propria scelta tra quelle scattate. Lo scopo del progetto è quello di creare una raccolta con tanti soggetti diversi accompagnati da una descrizione che deriva dal questionario compilato. Al momento è certo che il progetto sarà divulgato online e tramite libro ma in futuro potrebbe anche diventare una o più mostre itineranti.

I partecipanti non devono rispondere a requisiti particolari: non ci sono vincoli di età, sesso, orientamento o altro. Unico limite: i minori partecipanti devono presentare una liberatoria da parte di entrambi i genitori. Le parole chiave del progetto sono rosso, libertà, espressione, movimento, emozioni, essenza, autenticità. Se vuoi partecipare al progetto fotografico Red FortyFive scrivi a info@107studio.it con oggetto candidatura a red fortyfive. Nella email il fotografo si prega di non aggiungere troppi dettagli, nessuna descrizione ma solo una foto a figura intera. Un counselor professionista affiancherà il fotografo nella selezione dei soggetti per garantire massima varietà.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.