Ormai non si parla d’altro: in tutta Italia, sembra che chiunque intorno a noi ormai giochi a Padel (anche detto Paddle) da una vita. Eppure è uno sport relativamente recente, che a quanto pare ha preso particolarmente piede negli ultimi due anni. Le associazioni sportive dilettantistiche stanno sempre più spesso puntando su questo sport, probabilmente anche perché è uno dei pochi “sopravvissuti” alla pandemia globale da Covid-19. Non prevedendo alcun tipo di contatto, infatti, è uno dei pochi “superstiti” concessi dalle misure restrittive che hanno visto la maggior parte delle attività sportive. Ma in cosa consiste e come si gioca a padel? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul padel, lo sport del momento.
Padel: come si gioca?
Il padel, o paddle che dir si voglia, è un gioco molto simile al tennis, ma al contrario di quest’ultimo può risultare molto più semplice e alla portata di tutti, anche i meno sportivi. In particolare, è uno sport in grado di unire tutta la famiglia, potendo essere proposto anche come sport per bambini. Le principali differenze tra tennis e padel si trovano già nel campo. Nel caso del padel, il campo è più piccolo (meno della metà rispetto a quello da tennis) e comprende anche i muri di fondocampo. Se la palla rimbalza sui muri, può quindi essere toccata con la racchetta e continuare il gioco. A proposito di racchette, anche queste sono diverse rispetto al tennis. Le racchette da padel sono più piccole e non sono incordate, bensì presentano dei forellini (che ricordano un po’ quelle da racchettoni che si usano sulla spiaggia in estate).
La palla, invece, è a discrezione dei giocatori: può restare invariata rispetto a quella utilizzata per il tennis, oppure risultare più morbida. In generale, le regole per il padel sono circa le stesse che valgono per il tennis, con alcune minime differenze che lo rendono, a tutti gli effetti, più semplice da interiorizzare.
Chi può giocare a padel?
Come anticipato, questo sport può rivelarsi davvero alla portata di tutti, anche chi non ha mai preso in mano una racchetta in vita sua. In più, si può giocare sia uno contro uno che due contro due. La formazione delle squadre può includere sia donne che uomini di tutte le età. La preparazione atletica è relativamente necessaria. Il campo, coprendo un’area significativamente minore rispetto al tennis, può essere percorso con meno fatica. Allo stesso tempo, però, la dinamicità che contraddistingue questa pratica sportiva lo rende un’alternativa divertente per tenere sotto controllo il peso. Una partita di padel per un non professionista, in media, può far bruciare addirittura 400 Kcal!
Essendo, come detto, uno sport che non richiede particolari nozioni né preparazione atletica, è sempre più spesso scelto da comitive e gruppi di amici. Può essere un’idea per passare una serata diversa al solito calcetto, per un torneo tra amici improvvisato e, perché no, per un’attività di coppia. Infine, può costituire una buona valvola di sfogo dallo stress quotidiano, aiutando a riequilibrare sia la mente che il corpo.
Il padel come sport per bambini
Con la stessa velocità con cui il padel si è diffuso tra gli adulti, è diventato popolare tra i più piccoli. Esistono infatti anche dei corsi dedicati alle fasce di età più disparate, che possono sfruttare questo sport per affinare le loro abilità fisiche e cognitive rispetto allo spazio che li circonda. La rapidità di azione e il divertimento che si crea aiuta i bambini a sviluppare una passione per lo sport, e non solo. Le combinazioni tra squadre, da due persone, aiuta a creare sia lo spirito di squadra che una sana rivalità anche nei bambini più reticenti. Conseguentemente, può aiutare anche a consolidare o accrescere l’autostima. L’azione di dover intercettare la palla in uno spazio relativamente esteso aiuta a migliorare sia l’agilità che la coordinazione. Senza contare che calcolare la velocità della palla e la sua direzione aiuta ad affinare la percezione spazio-temporale.