Che gli orologi, soprattutto quelli particolari, siano un oggetto da collezione piuttosto amato è risaputo, da quelli classici a quelli moderni, da quelli di tendenza a quelli retrò. Tra questi ci sono anche gli orologi militari, un oggetto che ha una lunga storia, non sempre nitida, ma che ha conquistato diverse generazioni di estimatori e ancora continua a farlo.
Orologi militari, la storia
Gli orologi militari hanno una storia non sempre chiara e lineare. Alcuni sostengono che si iniziò la produzione su vasta scala con i 2000 esemplari che furono realizzati per il Kaiser Guglielmo I da Girard Perregaux alla fine del 1800 e che erano destinati alla Marina tedesca. Altri, invece, sostengono che la produzione ebbe inizio durante la Prima Guerra Mondiale, quando divennero un oggetto indispensabile per le truppe.
Sembra alquanto difficile arrivare a risalire a una fonte che metta i fatti storici in ordine cronologico, ma pare assodato, invece, che siano proprio gli orologi militari i primi modelli da polso a essere stati prodotti su larga scala in serie. Bisogna attendere però gli anni ‘30 per vedere un boom delle vendite degli orologi da polso in riferimento a quella degli orologi da taschino che, fino ad allora, avevano avuto maggior successo.
Gli orologi militari, quindi, sono un elemento di rottura nella storia dell’orologeria, dal momento che hanno, per la loro produzione in serie, delle precise caratteristiche basate su quello che dovrà essere lo scopo del loro utilizzo.
Si deve quindi pensare all’utilizzo che nell’esercito si faceva degli orologi. Un’epoca stava cambiando, e con essa anche le modalità della guerra e le tecnologie che erano sempre più sofisticate. Anche l’orologio segue le esigenze dei tempi e deve quindi essere di consultazione rapida, facile da visualizzare alla prima lettura, non c’era più il tempo di tirare fuori l’orologio da taschino perché le armi stesse erano decisamente più veloci di quelle degli anni passati.
Nel comparto di Artiglieria, per esempio si utilizzavano in particolar modo i cronografi, poiché potevano meglio scandire il tempo e consentivano di memorizzarne tale divisione. Mediante determinate scale telemetriche si potevano anche misurare le distanze.
Diffuso nella Marina, invece, occorrevano orologi subacquei, quindi a tenuta stagna, anch’essi con un’ottima visibilità, possono andare dalle 20 atm in su. Nell’Aviazione, invece, si faceva uso di modelli di grandi dimensioni.
Perché piacciono così tanto ai collezionisti
Abbiamo aperto il discorso dicendo che i collezionisti amano gli orologi militari. Tra le caratteristiche principali di questo oggetto così apprezzato è la grande resistenza e la visibilità notturna. La robusta cassa d’acciaio e i movimenti così tanto precisi, quadrante ben leggibile, appunto anche di notte.
Particolarmente ricercati sono gli orologi militari Militum, un’azienda con marchio registrato che ha come mission quella di produrre e realizzare orologi esclusivi, spesso a edizione limitata e numerata.
I materiali sono di elevata qualità, i modelli più importanti hanno un movimento automatico, il vetro in zaffiro, la valvola a elio, la ghiera in ceramica. Insomma, si tratta di veri e propri gioielli da collezionare.
Tra i pezzi da collezione Militum si possono trovare orologi da sub, orologi automatici, orologi da aviatore, ma anche orologi dallo spiccato mood vintage.
Oggi gli orologi militari non sono solamente un oggetto da collezione, ma anche un accessorio alla moda, dal fascino retrò, ma pur sempre tanto attuali. Soprattutto negli ultimi anni, anche in seguito al 70° anno dallo sbarco in Normandia, il fascino di questi oggetti da collezione sembra aver conquistato una fetta di mercato sempre più ampia.
Basti pensare che negli USA un americano su sei è collegato in modo diretto alle forze armate, e questo spiega in parte la ricerca di questi orologi, ma anche i semplici estimatori sono conquistati dal carisma di un oggetto che ha fatto la storia.