La morte è un affare che ci riguarda tutti. In ogni parte del mondo muoiono 100 persone al minuto e in Italia, nel corso del 2017, muore una persona ogni minuto e qualche secondo in più. Ognuna di queste morti è stata fonte di sofferenza e dolore per qualcun altro e nello stesso tempo un lavoro per chi se ne occupa di mestiere.

Quanto vale il comparto funebre

Negli USA il comparto delle agenzie funebri ha un valore complessivo di oltre 15 miliardi di dollari annui e in altri Paesi, come la Germania, ma anche la Francia, il Regno Unito e l’Italia vale da un minimo di 2 miliardi a un massimo di 3,5. Nel nostro Paese, nel settore delle onoranze funebri a Roma, come Cattolica San Lorenzo, e nel resto d’Italia, si muovono più di 6.000 agenzie, di solito realtà con meno di 10 addetti al loro interno e il 50% ha aperto dopo la grande liberalizzazione avvenuta nel 1998.

La trasformazione dei funerali

I numeri, insomma, raccontano un mestiere che non dovrebbe conoscere crisi, almeno dal punto di vista della domanda. Da sempre, infatti, c’è chi si occupa dei defunti e più andremo avanti con gli anni e più lavoro ci sarà in questo settore. Tuttavia, l’occupazione e il valore economico di questo settore dipendono dalla capacità di rimanere al passo coi tempi. Il settore delle onoranze funebri, infatti, sta cambiando, in quanto si sta progressivamente trasformando la maniera in cui molte persone si approcciano alla morte e al funerale. Questo vuol dire che qualora il settore funebre non fosse pronto ad adattarsi alle novità potrebbe trovarsi in difficoltà. La competizione maggiore, l’invasione tecnologia anche nel campo della morte e i social stanno rivoluzionando anche questo comparto: questo vuol dire che le persone pretendono un servizio innovativo, professionale e preciso.

Lo stato dell’arte del settore funebre oggi

Ma come stiamo messi nel settore funebre oggi? Negli USA un funerale può costare anche 10.000 dollari, mentre da noi ce la caviamo, nella norma, con al massimo 3.000 euro, comprensivi di tutti gli annessi e connessi del servizio funebre, dalla camera ardente, ai vari servizi, al trasporto, ai fiori e così via. Senza contare i costi per la tumulazione o la cremazione e l’affitto da pagare alla camera mortuaria. Il settore delle onoranze funebri, in ogni caso, è costituito soprattutto da piccole imprese locali, che si muovono e lavorano in uno scenario relativamente territoriale, quasi mai regionale. Questo vuol dire che in tutto il Paese pochissime aziende fanno oltre mille servizi funebri in anno, molte ne fanno tra i 100 e i 150 e la maggior parte sotto i 100 servizi”.

Di Roberto Rinaldo

Trascorro il mio tempo nel mondo delle parole e vivo per la comprensione.