In ambito edilizio vengono utilizzati, giustamente, materiali molto diversi tra loro. Questi vengono scelti di volta in volta per le loro performance specifiche, per la duttilità, l’affidabilità e non mancano materiali utilizzati da millenni, come la pietra ad esempio, e quelli più nuovi. Tra questi ci sono quelli polimerici od i biomateriali, ma in generale quanti e quali sono quelli più in uso e tra i quali scegliere? In questa guida prenderemo in esame i migliori, permettendo a tutti gli addetti ai lavori, ma anche all’utente finale, di poter attuare scelte costruttive all’avanguardia. Queste devono includere e integrare sempre:
- la sostenibilità
- l’efficienza energetica
- la durabilità
- l’innovazione tecnologica
- le proprietà antisismiche.
Come scegliere i materiali giusti per l’edilizia
Il giusto materiale da costruzione lo si sceglie per le sue caratteristiche fisiche, cioè per quelle meccaniche, strutturali e termiche. Nell’antichità è chiaro che si predilige l’uso di prodotti già disponibili in natura e tra questi citiamo il legno, la pietra, il metallo e il ferro, le leghe e il cemento, la calce. Questi oggi sono certamente migliori di un tempo grazie alla conoscenza e alle tecnologie di trattamento e trasformazione e vengono affiancati a materiali innovativi come i composti biologici e quelli polimerici. Per effettuare scelte sempre ponderate e ottimali è bene conoscere più da vicino le peculiarità e la resa dei materiali più comuni e consigliati.
Le tipologie dei materiali da costruzione
Di seguito le principali macro-categorie dei materiali edili e le loro caratteristiche principali, nonché qualche consigli d’utilizzo.
I materiali lapidei
I materiali lapidei sono tutti quelli che nascono dalla pietra e in particolare in edilizia vengono utilizzati:
- il tufo, ideale per realizzare tramezzi leggeri al posto dei mattoni;
- il granito, perfetto per le pavimentazioni perché resistente agli acidi;
- il marmo, di rara bellezza è ideale per pavimentazioni e per decorazioni, ma è costoso e delicato perché poroso e assorbe anche prodotti grassi;
- il gesso, amato perché ultra leggero, ma purtroppo è poco resistente ma ideale per tramezzi e controsoffitti;
- l’ardesia, perfetta per realizzare coperture impermeabili e resistenti.
Il cemento, la malta e il calcestruzzo
Il cemento, la malta e il calcestruzzo sono indispensabili per realizzare strutture edili resistenti e solide. Il particolare:
- il cemento, deriva dalla cottura di calce e argilla ed è un legante naturale eccellente;
- la malta, si ottiene mescolando il cemento con acqua e sabbia;
- il calcestruzzo, che so ottiene miscelando cemento, acqua e ghiaia e può essere anche armato se con inserimento di scheletri in acciaio.
Il legno
Il legno è un prodotto naturale, ma affinché sia utilizzato in edilizia è bene sia trattato opportunamente. Dovrà infatti maturare, essere impegnato, verniciato o subire trattamenti che lo rendano impermeabile e ignifugo.
I laterizi
Tutti i materiali che rientrano nella gamma dei laterizi, come i mattoni, nascono dall’argilla, depurata e cotta. Sono anche oggi molto utilizzati e soprattutto per la grande capacità ignifuga e l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Tra i principali prodotti per edilizia in laterizio citiamo le pignatte, i coppi e le tegole, le tavelle e le volterrane.
Le ceramiche
Per materiali ceramici intendiamo tutti quei prodotti che nascono dalla lavorazione delle argille e che spesso sono rivestiti da da uno o più strati smaltati. Troveremo infatti prodotti di laterizio, di terracotta, grès e porcellana. In particolare, in base al tipo di produzione e trattamento ricevuto si distinguono in:
- ceramiche non smaltate come il cotto, il clinker e gres rosso;
- ceramiche realizzate con monocottura come il gres porcellanato, le ceramiche rosse e quelle bianche;
- ceramiche realizzate con bi-cottura come le maioliche, il cotto di tipo forte e il terraglia.
I metalli
I metalli sono anch’essi insostituibili in edilizia e servono per lo più per migliorare la resistenza del cemento, oppure per realizzare coperture, tramezzi, solette, pilastri, ecc. Tra i metalli più in uso citiamo:
- il ferro;
- l’acciaio inossidabile;
- l’acciaio Corten;
- l’alluminio;
- il titanio;
- il rame.
Il vetro
Il vetro è un altro materiale edile utilizzatissimo e oggi accoppiato anche a strati polimerici per migliorare le performance e la resistenza, purtroppo spesso bassa per natura.
I materiali compositi
I materiali compositi sono oggi molto in voga, offrono prestazioni degne di nota e per lo più sono realizzati assemblando:
- polveri cementizie o cemento;
- resine epossidiche e non;
- malte;
- acciaio;
- fibre di vetro;
- carbonio, ecc.
I cosiddetti materiali avanzati
Per materiali avanzati intendiamo prodotti più o meno naturali, nati dall’unione di più materie prime, e che hanno caratteristiche fisico-meccaniche predeterminate o variabili in base alle sollecitazioni alle quali sono sottoposte dall’esterno. Senza entrare troppo nel merito troveremo ad esempio:
- schiume polimeriche e metalliche;
- resine termo-resistenti;
- rivestimenti anti-usura;
- fibre ignifughe;
- schiume ceramiche;
- ceramiche trasparenti, ecc.
I bio materiali
Infine i biomateriali sono la nuova frontiera nel mondo dell’edilizia sostenibile. Si tratta di prodotti ad alte prestazioni che sfruttano ad esempio fibre vegetali o animali bio-sostenibili.