Massimo Falsetta

Quando pensiamo alla moda, solitamente, la prima immagine che ci viene in mente sono le passerelle, luci e lustrini, modelle che sfilano silenziose, imperscrutabili. In parte è così, ma non solo. C’è tutto un mondo, forse ancora conosciuto solo dagli addetti ai lavori, che viene raccontato con una forma di linguaggio diretta e di grande impatto: il fashion film. Massimo Ivan Falsetta è un regista italiano che in questo ambito, ma non solo, ha dato grandi soddisfazioni al nostro paese e che è considerato anche all’estero come una nuova brillante promessa, oggi vogliamo farvelo conoscere.

Massimo Ivan Falsetta, talento, ambizione e creatività

Prima di Massimo Ivan Falsetta, vogliamo spendere due parole sul fashion film, un linguaggio che utilizza le immagini per veicolare i valori di un brand. Definire questa tipologia di film, che sono una sorta di cortometraggi, non è facile, nemmeno gli studenti che si impegnano in questo percorso hanno le idee chiare sulle definizioni, soprattutto al principio.

Quello che è certo è trasferire dei concetti, ma soprattutto suscitare delle emozioni che non siano solo il sentimento del bello, dalla passerella alla pellicola richiede una grande preparazione, ma soprattutto un talento e una creatività che in pochi possiedono. Uno di questi è Massimo Ivan Falsetta, scopriamo di più su questo talento emergente che ha già fatto tanto parlare di sé con i suoi lavori.

L’inizio della carriera di questo ecclettico regista è di quelli esplosivi: da subito lavora come assistente alla regia in progetti di grande importanza come gli spot Sicily e Dolce & Gabban di Tornatore. I più li ricorderanno per la loro capacità di condensare una storia in pochi secondi di immagini.

Iniziano così le collaborazioni con band musicali, per le quali Massimo gira dei clip, come Sahara Consilina del Parto delle Nuvole Pesanti. I lavori si susseguono cambiando sempre contesto: è l’unico regista indipendente autorizzato dalla Santa Sede a filmare il funerale del S. Padre Giovanni Paolo II e l’elezione di Benedetto XVI, solo per citarne alcuni.

Ma basta leggere la sua biografia per capire quanta passione e impegno ci siano dietro ai suoi lavori che sono un susseguirsi di successi al punto che oggi è il regista di cinema e fashion film più premiato del 2020. Infatti, quest’anno che per tutti è stato a dir poco complesso, a Massimo ha portato più che bene.

Un 2020 di premi e soddisfazioni

Come dicevamo, Massimo Falsetta ha chiuso il 2020 decisamente in controtendenza, portando a casa alcuni tra i premi più prestigiosi del settore. Il più importante è certamente il premio “Creative Concept Award”, del Chicago fashion film festival, dove a vincere il premio più ambito è stato appunto il fashion film di Massimo “Eclettico”.

Questo merita una digressione. Massimo è tra i pochi registi a occuparsi di fashion film che, come abbiamo visto, è un genere molto particolare e che si sta diffondendo sempre più anche in Italia. Il 30 novembre scorso, a tale proposito, Massimo Falsetta è stato convocato dall’Università La Sapienza di Roma per una master class del corso universitario in fashion studies, scienza della moda, in collegamento con decine di studenti collegati da ogni parte del mondo.

Ritornando ai premi, invece, dobbiamo assolutamente citare la meritatissima vittoria di “Virgo-I piedi freddi delle donne”, un cortometraggio distopico che ci proietta in un futuro probabile dove la popolazione mondiale vene tenuta sotto controllo eliminando le persone che compiono 80 anni. Tra i protagonisti Roberto Herlitzka e Anna Falchi.

Queste produzioni hanno ottenuto oltre 50 proiezioni mondiali, Eclettico è stato visto anche a New York e Mosca, Virgo ha avuto due Festival, Miami e in Messico, Turchia e Svezia.

Di cosa si occupa oggi Massimo Falsetta

L’ambizione è quella di ottenere risultati sempre più importanti e spaziare in diversi ambiti. Oggi, infatti, il regista si occupa non solo di fashion film, ma anche di realizzazione di video musicali, e non solo per i grandi nomi della musica, perché come sottolinea lui stesso, la passione che viene messa anche per i meno conosciuti, è sempre la stessa.

Massimo sarà sicuramente una nuova ventata di aria fresca nel cinema italiano, basti dare uno sguardo al suo docufilm “Onde Road”. Tra gli altri campi d’interesse ci sono produzioni anche per aziende, oggi come oggi i video aziendali stanno dimostrandosi un’arma vincente in fatto di competitività e scommettiamo che anche in questo settore ci riserverà grandi sorprese.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.