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Al giorno di oggi, il nome Giorgio Armani è un sinonimo di eleganza e classe in tutto il mondo. Non c’è più nessuno che non conosca il vestiti di questo noto stilista. Eppure, gli inizia della sua carriera non furono così semplici come si potrebbe pensare. Nemmeno il successo dei suoi abiti arrivò da subito. Al contrario, come accade a tutte le cose nuove, anche il suoi stile insolito e diverso dal comune venne guardato con un po’ di sospetto. Tuttavia, questo scomparve in fretta per lasciare negli occhi dei clienti solo interesse e desiderio.
Oggi, la fama di Armani è tanto estesa che possiede negozi in ogni stato. Gli inglesi hanno per lui un simpatico soprannome che testimonia la sua fama, lo chiamano “king George“. In fin dei conti, non si sbagliano di molto: come un re letterale, anche Giorgio Armani è a capo di un impero. Con la piccola differenza che questo non è condensato in pochi territori, ma sparso nel mondo.
Per celebrare la fama di questo stilista unico, abbiamo deciso anche noi di dedicare un articolo alla storia di Giorgio Armani. Nei prossimi paragrafi scoprirete tante cose interessanti sulla sua carriera.

La storia di Giorgio Armani: dalla medicina alla moda

Giorgio Armani depositò il suo marchio nel 1975. Non lo fece solo, ma in compagnia di Sergio Galeotti. Il successo non arrivò certo in quel momento, però. Ma torniamo un o’ indietro con il tempo. Che cosa stava facendo Giorgio quando conobbe il mondo della moda?
La storia di Giorgio Armani inizia nel 1934 a Piacenza, se vogliamo far riferimento alla sua nascita. Ma se invece vogliamo farne coincidere l’inizio con il suo incontro con il mondo della moda, dobbiamo andare fino al 1957. Allora, il giovane Armani studiava alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Era però alla ricerca di un lavoro, che gli permettesse di mantenersi gli studi. Lo trovò alla Rinascente. In quel famoso ambiente, lavorava assieme a degli architetti per curare l’immagine del magazzino. Il lavoro lo interessò fin da subito e, complice l’amicizia con Galeotti, lo portò a fondare un marchio tutto suo.

Dopo la fondazione del marchio, iniziarono le prime sfilate. Fin da subito, nelle passerelle Armani furono presenti alcuni elementi cardini della sua moda. Ad esempio, stoffe morbide, nessuna rigidità, giacche da donne modellate su quelle maschili.

Il successo internazionale

La storia di Giorgio Armani non conobbe il successo per i primi anni di attività. Anzi, i suoi abiti tanto morbidi e dai toni pastello venivano guardati con un po’ di curiosità mista a sospetto. Fino ad allora, infatti, gli abiti utilizzati erano più rigidi e con maggior volume di quelli proposti dal giovane stilista. Tuttavia, la fama non tardò ad arrivare. Nel 1978, Diane Keaton andò a ritirare il suo premio Oscar indossando proprio una giacca Armani e due anni dopo, Richard Gere, alle prese con la registrazione del film American gigolò, indossò solo abiti Armani.

Quel film fece conoscere a tutti la moda proposta da Armani, che divenne uno degli stilisti più in vista del momento. Perfino il Time volle dedicargli una copertina. Inizialmente, le collezioni Armani costavano davvero molto. Ma lo stilista non lasciò passare molto prima di iniziare a creare collezioni adatte a più tasche. Così arrivo il marchio Emporio Armani, con collezioni sportive, junior per bambini e jeans. Nel 1991, inoltre, Giorgio scelse anche un nuovo simbolo, ossia quello dell’aquilotto stilizzato che capeggia oggi su tutti i sui abiti.
Senza dubbio, la storia di Giorgio Armani è una storia di successo e fama, ma racconta anche di come l’italianità dello stile abbia viaggiato per il mondo. Oggi, invece, la moda passa attraverso altri canali, non più boutique, ma ecommerce. Scopri l’evoluzione dello shopping.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.