La storia dei Simpon ha tenuto compagnia a migliaia i giovani italiani che hanno seguito la sitcom fin dalla sua nascita. Si può dire che molti di noi siano cresciuti guardando questa allegra famiglia americana dalla pelle gialla. Ma qual è la vera storia dei Simpson? Molti non possono dire di aver seguito la sitcom in ordine cronologico; infatti, negli ultimi anni, molti episodi della serie sono stati mandati in onda come repliche. Abbinate a queste repliche, però, sono stati introdotti anche nuovi episodi e questo ha creato un po’ di confusione. Comunque, in quest’anno, in cui i Simpson festeggiano i 30 anni dal loro primo episodio in onda su una rete italiana, vogliamo omaggiarli con un articolo dedicato. Vedremo quindi di cosa hanno trattato questi personaggi e che cosa hanno voluto insegnare, o mostrare, alla società intera.
La storia dei Simpson: la famiglia più amata dei cartoni
La famiglia Simpson si è guadagnata la fama della famiglia più amata della televisione grazie ai suoi personaggi. Non si tratta certo di personaggi perfetti e privi di vizi, ma al contrario, si tratta di personaggi reali, con pregi, difetti, emozioni comuni e ambizioni diverse. Con le loro storie hanno messo sullo schermo i vizi e le virtù della classe media della società moderna. Ma, per amore dell’argomento, andiamo a conoscerli meglio uno alla volta.
Il padre della famiglia è Homer, incarnante lo stereotipo dell’americano di classe media: uomo pigro e pasticcione, innamorato della birra e spesso ubriaco, ma capace di scatti di coraggio ed umanità. Sua moglie è Marge, una donna molto gentile e premurosa nei confronti della famiglia intera, con poche aspirazioni per se stessa, ma una grande forza di volontà. I due hanno tre figli: il maggiore è Bart, il classico combinaguai disobbediente; segue Lisa, bambina anticonformista, dall’intelligenza fuori dal comune e ottima suonatrice di sax; e infine c’è la piccola Maggie, che non fa altro che tenere il ciuccio, ma rivela una certa crudeltà fanciullesca.
La famiglia vive a Springfield, cittadina piccola dove gli abitanti si conoscono tutti per nome e dove non mancano personaggi stereotipati ma divertenti, come il commerciante indiano Apu, il venditore di fumetti, l’incompetente dottor Nick, il pastore, il vicino di casa perfetto e l’anziana signora che vive sola coi suoi gatti. A completare questo quadro di umanità ci sono uomini bifolchi, insegnanti che odiano i bambini, mamme gelose che non permettono al figlio di crescere nonostante l’età adulta, nonnetti arroganti e poliziotti buffi.
Quali sono i temi trattati dai Simpson
Il successo della sitcom è da ricercare anche nei temi che essa ha trattato. Infatti, l’obiettivo comico dello show è maggiore di quello di una qualunque sitcom. La città di Springfield è un microcosmo in cui sono affrontati tutti i temi della società moderna. Questioni di carattere ambientale, satira sul sistema scolastico pubblico statunitense, la presa in giro dell’industria dell’intrattenimento sono alcuni dei temi trattati. Ma non sono i soli.
La serie televisiva irride l’abuso di potere che il governo e le grandi industrie hanno sulla gente comune: i politici sono corrotti, i media sono asserviti al potere e fanno cattiva informazione, il pastore è indifferente ai fedeli; e la polizia locale è inefficiente. Anche la religione è un tema ricorrente: nei momenti di crisi, la famiglia si rivolge a Dio, che è inoltre l’unico personaggio della serie animata ad essere raffigurato con le 5 dita.
Spesso, la sitcom ha trattato il tema delle relazioni tra personaggi, sia la relazione matrimoniale, che quella tra fratello e sorella, o le amicizie. Si tratta di una storia, quindi, interessante, come quella degli orologi militari e il loro fascino retrò.