Il nostro è senza dubbio un popolo di scrittori. Si calcola infatti che orni giorno arrivino sulle scrivanie degli editori di media grandezza almeno duecento manoscritti da valutare. Basta però un rapido calcolo per comprendere che circa l’uno per cento di questi manoscritti va poi verso la pubblicazione effettiva. Come mai così pochi? Per prima cosa, occorre ammettere che i manoscritti presentati agli editori sono spesso orribili. Non perché l’idea della trama sia scadente o poco originale, ma perché essi vengono spediti senza rispettare le norme editoriali di base e senza dimostrare il minimo rispetto per l’editore che dovrà leggerli. Ovviamente, davanti ad una simile trascuratezza, un editore non vorrà nemmeno approfondire la lettura del manoscritto. E forse non ha tutti i torti. Comunque, se volete anche voi vedere il vostro libro pubblicato, dovete sapere come inviare un libro ad un editore. Vediamo come farlo nei prossimi paragrafi dell’articolo.
Inviare un libro ad un editore: i consigli da seguire
Quando si decide di inviare un libro ad un editore occorre tenere presente alcune regole piuttosto semplici. Primo, il manoscritto deve essere redatto al meglio, in modo classico e pulito. Ciò significa che non devono essere presenti orride pagine scritte con font romantici, gotici o incomprensibili. Nemmeno nel caso in cui venga trascritto il testo di una lettera è permesso scrivere lo stesso con font obliqui che imitano il corsivo.
Inoltre, è davvero importante presentare un manoscritto privo di errori. Dei piccoli refusi, degli errori di battitura possono capitare, ma almeno la trama deve essere solida. Non è possibile commettere errori di coerenza testuale: il personaggio che a pagina 45 esce di casa e mette in moto la sua macchina, non può tornare a casa a piedi. Tranne nel caso in cui ciò abbia una spiegazione logica ed esplicitata nel racconto. Del resto, la trama solida è una delle cose fondamentali che si devono possedere per scrivere un buon libro. Leggi anche: come scrivere un libro e realizzare il tuo sogno. Che altro serve per inviare il libro ad un editore?
Sicuramente, è necessario munirsi di una sinossi del libro e si una lettera di presentazione. Si tratta di due elementi imprescindibili. La sinossi deve contenere un’analisi attenta del manoscritto, la sua trama e i suoi personaggi. Deve anche spiegare il finale del libro ed essere il più diretta possibile. La lettera di presentazione invece deve contenere tutti i dettagli relativi all’opera e una presentazione dell’autore. Per esempio, lì si scrive il numero di caratteri del manoscritto e la formazione letteraria dell’autore.
Quali comportamenti evitare
Inviare il libro ad un editore può essere molto emozionante per l’autore che si sente ad un passo dal realizzare il suo sogni di pubblicazione. Tuttavia, ci sono dei comportamenti che gli aspiranti autori devono sempre evitare. Vediamo quali sono.
Innanzitutto, è importante non attirare indebita attenzione su di sé con una lettera di presentazione eccessivamente lunga e laboriosa. Alcuni non resistono alla tentazione di scrivere nella lettera la loro biografia. Questo non ha senso: occorre nominare solo i dettagli che hanno contribuito alla formazione letteraria. Non serve a nulla dire che si ha imparato a leggere all’asilo o che il romanzo preferito è Guerra e pace.
Inoltre, è controproducente anche scrivere sinossi ad effetto. Non è questa la sede in cui esprimere le proprie doti di scrittura thriller. La suspance deve essere lasciata nel libro e non sconfinare nella sinossi. Scrivere questa, del resto, è molto complesso, pertanto, se non si è in grado di farlo, ci si può tranquillamente affidare ad un professionista esterno. Questo è molto utile poiché consta del far leggere il manoscritto ad un addetto ai lavori, che può evidenziare le pecche.