L’inquinamento è una tra le tematiche più attuali del momento. Non ne parlano più solo pochi media, come accadeva alcuni anni fa, ma anche i giovanissimi. Sembra perfino impossibile che un po’ di tempo fa i social venissero considerati sciocchi passatempi infantili. Oggi sono diventati un mezzo perfetto per portare l’attenzione anche sull’inquinamento ambientale. E a farlo sono i giovani, che hanno deciso di battersi per il mondo del domani. Del resto, hanno il pieno diritto di farlo, poiché il mondo del futuro sarà il mondo in cui essi vivranno. Pertanto devono difenderlo.
Purtroppo, una delle materia da cui devono difenderlo è la plastica. Diciamo “purtroppo” perché essa p molto presente nella nostra vita e può sembrare difficile sconfiggerla. Tuttavia, è davvero necessario agire subito per contrastare il pericoloso inquinamento da plastica. Vediamo meglio di cosa si tratta nel corso di questo articolo.
Inquinamento da plastica: come si è formato
Se tornassimo indietro nel tempo, potremmo constatare che l’inquinamento da plastica non è sempre esistito. Infatti, non tanti anni fa, la plastica non veniva impiegata tanto quanto viene impiegata oggi. I particolare, molto spesso si utilizzava la latta al suo posto e ciò permetteva di avere a disposizione oggetti molto più duraturi. Tuttavia, quando la plastica è stata scoperta, la latta e gli altri materiali impiegati le hanno lasciato il posto.
A quell’epoca, il mondo è stato pervaso da un sentimento di entusiasmo. Del resto, la plastica si presentava come un materiale economico, più leggero da utilizzare, agevole e adatto anche ai bambini. Un ottimista si spinse a definirla “il materiale che Dio si era dimenticato di creare“. Insomma, tutto faceva presupporre il meglio. Ma le cose non sono andate proprio per il vero giusto. Infatti, oggi, la plastica ricopre intere aree di oceano e mare, soffoca l’ecosistema marino, rovina le barriere coralline e uccide gli animali. Oltre, naturalmente, a rovinare gli ambienti naturali in cui viene abbandonata.
Il problema fondamentale di questo materiale infatti è il suo essere “usa e getta”. Perché? Perché questa sua essenza permette di impiegare la plastica e poi impiegarne di nuova e poi ancora di nuova, in un circolo senza fine. Così facendo, la plastica è stata molto usata, ma soprattutto è stata usata in enormi quantità. Questa ha fatto sì che non ci sia stato il tempo necessario a riciclarla.
Come riciclare la plastica
Oggi per cercare di salvare il pianeta dalla plastica occorre agire in fretta e senza perdere tempo. Per prima cosa occorre riciclare la plastica che siamo costretti ad utilizzare. Per farlo, dovremmo fare con attenzione la raccolta differenziata dei rifiuti domestici. Già con questa semplice attività potremmo contribuire a diminuire lo spreco della plastica.
Inoltre, potremmo imparare ad utilizzare la plastica per creare alcune attività divertenti per i nostri figli o i piccoli della famiglia. Infatti, anche con dei semplicissimi bicchieri di plastica si possono costruire dei giocattoli divertenti. Questi giocattoli possono sembrare molto semplici, ma possono anche divertire i bambini. Inoltre, spesso capita che i bambini si divertano anche a costruire i giocattoli e non solo a giocarvi una volta che sono pronti.
Queste sono semplici comportamenti che si possono attuare nella vita di tutti i giorni, ma non sono certo gli unici comportamenti che si possono attuare. Ci sono delle altre cose che è possibile fare, per esempio, è possibile iniziare a diminuire l’uso della plastica preferendo al suo posto degli altri materiali. Per raggiungere questo obiettivo è possibile smettere di comprare bottiglie d’acqua minerale e preferire a quelle delle borracce in acciaio. Durano di più, sono più salutari per l’organismo, non disperdono odori e sono anche termiche.