Coronavirus, come gestire l’ansia post lockdown? Gli strumenti e i consigli per vivere al meglio la situazione

In un momento storico così particolare dettato da coronavirus e lockdown, come fare a gestire stress e ansia? Ci sono dei consigli e degli strumenti che si possono attuare per cercare di sviluppare una sorta di difesa, preservando il proprio io da tutta questa situazione.

Ansia e stress da lockdown e Covid 19

Inutile negarlo, questo è un periodo storico che mette in condizioni di stress a paura. Facendo un piccolo passo indietro nel passato al 1942 il neurologo Viktor Frankl ha iniziato a valutare quelle che erano le condizioni delle persone, in quattro campi di concentramento nazisti del periodo. Ha trovato quindi una spiegazione a quello che era l’annullamento totale della libertà di un uomo che non poteva assolutamente cambiare il sistema e non capiva come reagire a tutto questo.

Nello stesso tempo ha messo in evidenza quello che l’uomo è in grado di fare, nel provare a sopravvivere sino alla fine in un contesto di vita molto particolare. Questo è un esempio estremo e non può di certo essere messo a paragone con altre realtà: ma quella del Covid 19 mette a rischio oltre che la salute anche la psiche umana costringendola a trovare di tratti di sopravvivenza a delle costrizioni.

In prima linea la preoccupazione per sé stessi, per i proprio cari, un isolamento sociale continuo e una difficoltà a livello economico che porta ad un effetto domino devastante. La paura principale è quella di non avere più la possibilità di tornare alla vita di sempre, di non poter fare più le cose semplici di una volta (viaggiare, mangiare con tanti amici, andare ad un concerto, abbracciare qualcuno o baciarlo). Sono condizioni di stress molto acute, anche per i soggetti che presentano una tipologia di carattere forte e concentrato nel trovare una soluzione o adattamento a tutto questo forte disagio.

Ma quali sono i consigli per accettare e trovare uno sbocco a questa condizione sociale mondiale?

  • Rivedere la propria situazione

In una ricerca svolta da Sole 24 Ore vengono messe in evidenza le parole di un noto psichiatra e psicoterapeuta volto alla comprensione di come oggi il genere umano affronta la situazione. I grandi livelli di stress portano a superare un livello di guardia tanto che sta alla persona andare a lavorare in quelli che sono i momenti di difficoltà trovando le risorse per superarli.

La storia insegna che in ogni momento di crisi la natura umana ricostruisce la propria situazione per la sopravvivenza e l’adattamento. Così succede durante la pandemia da Covid 19, attenendosi alle regole ma – allo stesso tempo – trovando un modo per vivere seppur in maniera diversa da prima.

Lo svantaggio deve essere visto come un vantaggio: passare del tempo dentro casa da la possibilità di concentrarsi su quelle che sono delle priorità, mai considerate precedentemente focalizzandosi su quelli che sono i bisogni personali. Le condizioni economiche – è bene evidenziare – hanno anche un risvolto non positivo, tanto che sarebbe necessario non farsi travolgere dai pensieri negativi.

  • Come organizzare la giornata?

L’Iss ha messo in evidenza di quanto sia indispensabile nonché doveroso attuare un piano per l’organizzazione della propria giornata. Nonostante si stia in casa, ogni soggetto è chiamato a vestirsi – prepararsi come se dovesse uscire a lavoro – magiare e andare a dormire svolgendo la vita in maniera abituale e non come quando si è in ferie.

Tutto questo cercando di svolgere attività fisica per il corpo ma anche meditazione per il cervello. Continuare la propria vita come tutti i giorni, con una routine classica, diventa importante nonché fondamentale per non aumentare stress e preoccupazioni.

Dimenticare quindi il pigiama, le ore a letto con la televisione accesa e un totale lasciarsi andare senza “pettinarsi” o mettersi a posto.

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.