Diventare un gamer è oggi una aspirazione sempre più comune. Una mole consistente di persone, sopratutto di giovanissimi, punta alla professione del gamer per lavorare con la propria passione. In questo scenario idilliaco però c’è un problema, non è tutto oro quello che luccica. Per essere un gamer, nonostante il significato della parola, non basta solo giocare ad un videogioco. Questo tipo di carriera non è facile da intraprendere e necessita di un impegno notevole. Ecco quali sono i possibili passaggi fondamentali per tentare di intraprendere una carriera nel mondo del gaming.
La scelta
Il primo e fondamentale passo da fare per intraprendere questa carriera è la scelta del gioco. Nonostante il talento di base richiesto, l’attitudine personale è fondamentale per eccellere. Scegliere il gioco più affine alle proprie caratteristiche e ai propri gusti è importantissimo perché sarà un videogioco su cui si passeranno diverse ore e deve essere “confortevole”. Il ventaglio di categorie ricoperto dal settore competitivo è molto ampio; è conveniente investire il tempo su un titolo già noto e sviluppato a livello competitivo. Un titolo simile ha già l’attenzione che serve per essere notati in questo settore.
L’allenamento
Scelto il tipo di gioco più affine alle persona, che sia un battle royale o un gioco arena, il passo seguente è sempre l’allenamento. Non si può pensare di diventare un gamer senza affinare quelle abilità che si possono acquisire solo con la ripetizione delle meccaniche di gioco. Allenarsi vuol dire ad esempio capire, a seconda del gioco, l’arma migliore, le combo o il posizionamento nella mappa più vantaggioso per favorire la vittoria. Studiarle in teoria è utile ma è fondamentale applicarle durante una partita con tutte le sue problematiche. Come suggeriscono molti gamer professionisti, un interessante modo per allenarsi è partecipare alle partite classifica, presenti nella quasi totalità dei videogiochi competitivi. In questo tipo di partita, detta comunemente ranked, vengono simulate almeno in parte le dinamiche di un torneo, rappresentando un ottima soluzione per allenarsi in vista di una eventuale competizione
Farsi notare
Se l’allenamento darà i suoi frutti, le abilità meccaniche e l’approccio al gioco cambieranno notevolmente e faranno in modo che l’aspirante gamer possa iniziare a farsi un nome ed essere riconosciuto per le sue eventuali qualità. Questo passaggio non è scontato e sicuramente non è immediato. Farsi spazio in un ambiente così competitivo è difficile infatti necessita di dedizione e talento. Una volte affermate le sue capacità, e guadagnata una certa fama nel settore, l’aspirante gamer potrebbe essere notato da un team. Quest’ultimo potrebbe scegliere di sostenere la sua preparazione e portarlo nella propria scuderia alle competizioni più importanti.
Diventare un gamer è un’impresa difficile e non alla portata di tutti, necessita di tanto impegno e anche una buona dose di talento. Quello degli Esports è un settore molto competitivo che premia solo i migliori ma è anche un contesto in continuo cambiamento sempre alla ricerca di nuovi talenti e aperto alla formazione di nuovi professionisti.