Avere la possibilità di crescere con un animale domestico è sicuramente una gran fortuna. Condividere i momenti importanti della propria vita con un amico a quattro zampe porta con sé tanti aspetti positivi, sia dal punto di vista della salute che dello sviluppo della propria personalità. Recenti studi hanno evidenziato come per i bambini sia un valore aggiunto vivere insieme a un animale domestico. I principali benefici riguardano: l’intelligenza emotiva, l’autostima, curiosità, responsabilità, rispetto e sensibilità. Sicuramente la scelta del cucciolo che accompagnerà passo passo i nostri figli è una scelta importante. I più diffusi per farci compagnia restano ancora il cane e il gatto. L’importante è essere pronti ad accogliere il nuovo arrivato in casa, rispettando tutte le sue necessità e bisogni.
Cane e gatto, le differenze
Il cane e il gatto sono due animali che, da sempre, vengono considerati opposti tra di loro. Il cane, l’amico fedele dell’uomo per antonomasia, fedele e affezionato al padrone. Il compagno di vita perfetto che regala amore incondizionatamente. Dall’altra parte, invece, il gatto, più istintivo, autonomo e, secondo le dicerie più diffuse, da sempre considerato asociale. Due categorie che sembrerebbero incompatibili, eppure in molte abitazioni c’è chi ha la fortuna di godere dell’amore di entrambi.
Come comprendere il loro linguaggio
La differenza principali tra il cane e il gatto è nella comunicazione.
Il gatto, contrariamente al cane, è di maggior difficile comprensione. Il suo volto è più rigido e comunica principalmente con i movimenti della coda. Non tutti sanno che:
- Se il movimento della coda è simile a quello di una frustaè indice di nervosismo. Può essere pericoloso, in quel momento, avvicinarsi e accarezzarlo.
- Se la coda è dritta e leggermente piegata all’estremitàsignifica che il gatto è interessato e incuriosito da un qualcosa, magari anche un oggetto.
- Se la coda è dritta e il pelo alzatovuol dire che il gatto è molto arrabbiato e infastidito. Un atteggiamento tipico e molto diffuso quando incontra altri gatti.
- Se la coda è nascostail gatto è impaurito.
Il cane, invece, si avvale di segnali più chiari, che possono essere compresi facilmente anche dall’uomo. Nel suo caso, i movimenti della coda indicano proprio emozioni contrarie rispetto al felino, ad esempio la coda dritta o in movimento indica felicità. A tutto questo va aggiunta una certa differenza di stazza: il cane medio è molto più grande del gatto medio.
Alcuni consigli per il primo incontro tra cane e gatto
Nonostante, come già detto, si tratta di animali molto diversi tra loro, c’è la possibilità di farli diventare due bravi coinquilini. L’importante, per i padroni di casa, è armarsi di pazienza e padronanzadella situazione. Innanzitutto è importante conoscere bene i due cuccioli e informarsi con consapevolezza, magari chiedendo aiuto al proprio veterinario o a un addestratore. L’avvicinamento, così come l’ingresso del nuovo arrivato, deve avvenire con calma, senza frettae nel totale rispetto di colui che è già in casa. Essendo il cane, tra i due, l’animale più facilmente ammaestrabile è consigliato iniziare da lui per evitare che le giornate in case si trasformino in un rincorrersi continuo. È necessario insegnare al cane a rispettare i luoghi del gatto.Quest’ultimo, difatti, deve avere sempre vie di fuga e punti elevati per rifugiarsi, questo lo farà sentire al sicuro e libero di ritagliarsi momenti solo per sé. Premiare entrambi con un piccolo snack quando rispettano ciò che si sta cercando di fargli fare.Inoltre, essendo il gatto fisicamente più piccolo rispetto al cane, si consiglia, per il primo incontro, di tenere il cane al guinzaglio, così da poter dare al gatto il tempo di esplorare il territorio e familiarizzare con il coinquilino in sicurezza. Non bisogna forzare il loro incontro, bensì aspettare che tutto avvenga naturalmente secondo i loro ritmi.