I bambini di oggi ormai si avvicinano e si approcciano all’uso dei dispositivi mobili e di Internet in tempi sempre più precoci. Da un lato è un bene, poiché i cervelli dei bambini sono come delle spugne che apprendono tutto e velocemente. Da un altro lato non bisogna però assolutamente ignorare i rischi e i pericoli che si celano nel web.

In questa fase è importante che i bambini imparino a vivere bene il mondo dell’online, così come quello offline, affrontando con la giusta corazza tutti i pericoli di Internet. Le istituzioni e le famiglie ricoprono un ruolo di primo piano nel favorire l’approccio dei bambini verso Internet. È fondamentale conoscere quali regole ha senso adottare usando Internet e in questo step può dare una grande mano Neoconnessi, il progetto Windtre che fornisce ai bambini ma anche alle famiglie tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per navigare in sicurezza con corsi, articoli di blog, progetti e kit didattici.

 

L’importanza dell’educazione digitale

L’educazione nel mondo reale e l’educazione digitale sono due facce della stessa medaglia. Questo significa che l’online e l’offline sono mondi differenti, ma dove bisogna rispettare le stesse regole. Una persona non va mai offesa né insultata, né nel mondo reale né in quello digitale. Le istituzioni scolastiche e le famiglie devono dare un’adeguata educazione digitale ai bambini, insegnando loro come usare Internet in modo sicuro e responsabile. Altrettanto importante è l’insegnamento delle basi della privacy online, della gestione delle informazioni personali e della consapevolezza dei rischi sul web come cyberbullismo o l’accesso a contenuti inappropriati.

L’educazione digitale è indicata col termine netiquette, che mixa due parole differenti: network, che significa rete in inglese, ed étiquette che significa buona educazione in francese. Per conoscere l’importanza della netiquette e come applicarla leggi questo articolo di approfondimento.

 

Monitoraggio e filtraggio dei contenuti

I bambini non vanno lasciati soli quando navigano. Non solo o non tanto per mancanza di fiducia, quanto piuttosto perché la loro ingenuità può portarli su terreni molto scivolosi e pericolosi, soprattutto in un mondo variegato e ricco di insidie come l’online. Le famiglie possono quindi usare software di parental control che bloccano l’accesso a contenuti ritenuti inappropriati e che monitorano l’attività dei figli. Le scuole, a loro volta, possono implementare filtri Internet per bloccare l’accesso a siti web potenzialmente dannosi o comunque poco indicati per bambini e ragazzini durante l’orario scolastico.

I parental control possono bloccare la navigazione dopo un tot di tempo, in ogni caso è opportuno impostare dei limiti di tempo da rispettare sia a casa che a scuola. Troppo tempo trascorso davanti a pc, smartphone o tablet può avere ripercussioni sulla salute fisica e mentale dei bambini e sul loro benessere.

 

Coinvolgimento dei genitori nelle attività dei figli

Le scuole possono coinvolgere attivamente i genitori nell’educazione digitale dei loro figli e nelle attività didattiche, ma anche fornendo risorse e workshop e organizzando incontri informativi sulla sicurezza online.

I genitori devono costruire una relazione di fiducia e avere una comunicazione aperta con i propri figli sull’uso di Internet ma in generale su tutte le possibili problematiche che possono palesarsi durante la crescita. I figli devono vedere nei genitori figure autorevoli alle quali rivolgersi per porre domande e affrontare ogni tipo di preoccupazione.

Con una comunicazione aperta e spontanea diventa più semplice insegnare ai bambini come valutare le informazioni online e adottare un comportamento responsabile già in tenera età. Naturalmente i genitori, così come i docenti e gli educatori, devono essere modelli positivi da imitare per i bambini. Questo significa che i genitori e gli insegnanti devono limitare il tempo trascorso davanti a un dispositivo mobile, soprattutto in presenza dei bambini, e adottare comportamenti rispettosi e responsabili.

I bambini non devono dimenticare che, al di fuori dell’online, esiste un mondo reale dove giocare e divertirsi all’aria aperta. La scuola e le famiglie devono quindi promuovere attività offline come ad esempio i giochi all’aria aperta, la lettura o semplici picnic per ridurre la dipendenza dai dispositivi digitali.

Le famiglie, le istituzioni e le scuole devono dunque lavorare sinergicamente tra di loro per educare digitalmente i bambini, accompagnarli verso la crescita senza traumi lontani dai rischi di Internet e aiutarli a diventare cittadini digitali responsabili.

Di Roberto Rinaldo

Trascorro il mio tempo nel mondo delle parole e vivo per la comprensione.