Si sente spesso, soprattutto in ambito scolastico, parlare di autostima. “L’alunno ha una scarsa autostima”, “non ha fiducia in se stesso”, “non crede nelle sue capacità”. Il discorso, però, può essere esteso in ogni ambito e per ogni fascia d’età, anche gli adulti possono avere “problemi” con l’autostima. Nella maggior parte dei casi si tratta di una serie di emozioni e di percezioni della propria persona che hanno solo bisogno di essere gestiti e controllati. Un libro sull’autostima può essere un ottimo strumento.
L’autostima nell’infanzia-adolescenza
Quando si deve definire cosa sia l’autostima, ci troviamo sempre davanti a una difficoltà interpretativa. In generale si designa con questo termine una molteplicità di giudizi di tipo valutativo che l’individuo dà di se stesso, riprendendo per l’appunto la definizione di Battistelli del 1994.
L’autostima, tuttavia, non è un qualcosa di monolitico, al contrario, si tratta di un paradigma che può essere costruito giorno dopo giorno mediante diverse strategie cognitive. In poche parole, si tratta di una percezione del sé che si costruisce nel tempo anche in virtù dell’influenza di diversi fattori, ma che può essere anche modificata.
Di norma, ci si costruisce la percezione di noi stessi mettendoci in relazione con gli altri. Per ritornare al discorso dello studente, se i suoi voti saranno nella media di tutta la classe, o più alti della media, il discente avrà una buona autostima, o per lo meno sarà sulla buona strada per connotarla in modo positivo.
Al contrario, l’alunno con voti molto scarsi rispetto a quelli della media della classe, maturerà la consapevolezza, giusta o sbagliata, di essere meno bravo dei compagni. Questo è un terreno molto scivoloso per i docenti che dovranno, invece, cercare di accrescere l’autostima del ragazzo migliorando la consapevolezza del sé.
Non sempre i confronti che l’individuo fa con l’ambiente esterno sono consapevoli. Di norma, quando l’autostima è bassa, è perché si crea uno stacco netto tra il sé ideale e il sé reale. Ovvero, le aspettative che abbiamo di noi stessi e quelle che invece sono le reali condizioni.
Sempre all’interno della nostra classe che ormai abbiamo preso come esempio, un alunno della scuola primaria di primo grado, che è il più bravo della sua classe, sicuramente ha una buona autostima. Quando poi inizia la scuola secondaria di primo grado, invece, si scontra con altre realtà, con nuovi compagni magari anche molto più bravi di lui. Questo porrebbe far abbassare, se non addirittura crollare, la sua autostima.
L’autostima negli adulti
Negli adulti il discorso non è poi così differente. Avere un’elevata autostima corrisponde a una differenza tra il sé reale e il sé ideale molto sottile, per dirla in breve, si ha la capacità di riconoscere i propri limiti, i propri punti di forza, ma anche le proprie debolezze.
Quando l’autostima è elevata, l’approccio che si ha con il mondo esterno è sicuramente positivo, tutto si affronta con determinazione, al contrario, una bassa autostima porta inevitabilmente a collezionare insuccessi.
Manca la determinazione, non si ha voglia di affrontare nuove sfide e, più in generale, non si riesce a gestire la propria sfera emotiva e si finisce per cadere nel disinteresse o, peggio, nell’apatia. Si distinguono in modo netto le proprie debolezze, ma non i punti di forza.
Per molti però non si tratta di una problematica che richiede una particolare terapia, al contrario, nella maggior parte dei casi un libro sull’autostima è un’ottima guida per incamminarsi verso il cambiamento.
Libro autostima di Valerio Loffredo
Partendo da questo assunto, vogliamo presentarti uno dei libri che ci è sembrato più utile a riguardo, “Sviluppare l’autostima per migliorare noi stessi” di Valerio Loffredo. Questo libro si legge facilmente perché è una guida che aiuta a scoprire il proprio valore in modo da volersi sempre più bene ogni giorno di più.
Sembrerebbe una cosa scontata, eppure per molti amarsi è davvero difficile. Nel libro troverai tanti spunti per riflettere, per approfondire le tue conoscenze sull’autostima, ma potrai anche imparare a conoscere le tue emozioni e a controllarle, accentandole, non volendole necessariamente cambiare. Anche i limiti, se ben gestiti, possono essere delle risorse.
Inoltre, potrai imparare a trasformare un’abitudine positiva, a costruire un rituale del mattino per sviluppare la positività, ma riuscirai, seguendo i consigli della guida, anche a non rimpiangere il passato.
Ci sono poi diverse tecniche e strategie per sviluppare una mentalità incrollabile nonché mindset e i passi da fare per il cambiamento. In altre parole, imparerai a volerti più bene e ad avere più successo nella vita.