armocromia

Negli ultimi anni l’attenzione verso i dettagli e verso tutto ciò che riguarda l’armonia nell’aspetto esteriore è sempre crescente. È infatti stata ripresa una sorta di arte, ma più che altro lo studio, dei colori che caratterizzano ognuno di noi. Attraverso una attenta analisi, solitamente condotta da una specialista del settore o da una consulente di immagine, possiamo scoprire molte cose su di noi. Ma, in sostanza, l’armocromia cos’è e perché può tornarci utile? Ecco tutto quello che c’è da sapere prima per fare uno shopping consapevole con i colori più indicati alla nostra persona.

La storia dell’armocromia

Le radici dell’armocromia affondano addirittura negli anni ’30 del Novecento. È proprio in quell’epoca infatti che le costumiste di Hollywood iniziarono a sentire la necessità di valorizzare le loro dive attraverso il sapiente utilizzo dei colori. Questo studio e questa attenzione per i colori si è evoluta nel corso degli anni, prima di arrivare ai giorni nostri. Fu infatti negli anni ’70, e più precisamente nel 1978, che la consulente di immagine americana Bernice Kentner pubblicò il libro “Color me a season”. In quel volume venne nuovamente a galla la questione dei colori naturali. Fu così che iniziò a delinearsi il percorso dell’armocromia arrivato fino ad oggi. Secondo questo studio, infatti, è possibile inserire i diversi mix tra colori, sottotoni e intensità in una determinata categoria. Queste categorie sono dette stagioni e, a loro volta, posseggono ulteriori sottocategorie.

A cosa serve una analisi?

In molti ora si staranno chiedendo: ok, ma a cosa serve fare l’analisi dell’armocromia? La risposta è molto semplice. Una volta compresa la stagione cui si appartiene, si ha a disposizione una palette di colori compatibili con i nostri. Questi colori possono essere utilizzati sia nella scelta dei capi di abbigliamento che del make up. In questo modo, infatti, abbiamo la possibilità di valorizzarci in modo estremamente semplice. Basterà scegliere i colori a noi più adatti per esaltare la nostra bellezza naturale, senza stravolgerla. Le caratteristiche innate di ognuno di noi possono trovare massima espressione tramite l’armocromia. Finalmente vi potrete liberare dell’indecisione durante lo shopping, nel tentativo di capire se un determinato colore fa o meno per voi. E questo si può applicare anche alla scelta di accessori, colore dei capelli e tutto ciò che ruota intorno al nostro corpo.

Come si effettua l’analisi dell’armocromia?

Ci sono diversi metodi per capire a quale stagione si appartiene. Benché la strada più indicata sia quella di rivolgersi a una specialista (consulente di immagine), non mancano strade alternative. Esistono infatti diversi gruppi su Facebook in cui gli appassionati di armocromia mettono a disposizione le loro conoscenze per fornire una analisi gratuita. Certo, non sarà un’analisi particolarmente approfondita, ma comunque vi può fornire delle importanti linee guida.

Tra i metodi più diffusi nonché più semplici per determinare la stagione di appartenenza, c’è il drapping. Questa tecnica consiste nell’accostare al viso dei tessuti di diversi colori in modo da analizzare il contrasto tra questi e il colore della pelle, delle sopracciglia e dei capelli. Ovviamente, per un’analisi che sia il più verosimile possibile, bisogna rispettare alcune regole. Ovvero, il viso deve essere rigorosamente struccato e i capelli legati in una coda (non devono oscurare il viso). In più, le foto andrebbero scattate alla luce naturale, ma non diretta. L’ideale sarebbe vicino a una finestra esposta al sole, nel primo pomeriggio.

Le stagioni dell’armocromia

Come accennato, l’armocromia usa le stagioni per inquadrare la palette più adatta. Le persone con sottotono della pelle freddo apparterranno probabilmente alle stagioni Estate o Inverno. Al contrario, un sottotono caldo sposta la palette verso i colori dell’Autunno e della Primavera. Ovviamente le variabili sono moltissime e le sfaccettature innumerevoli. Non a caso, infatti, per ogni stagione esistono tre sottogruppi: bright (brillante), warm (caldo) e soft (leggero).

 

Di Valentina Terrani

Sono una scrittrice da quando ero nel grembo materno. Mi piace capire la vita, la cultura e la narrativa. Vedo la vita come un'opera d'arte in corso, a cui cerco di dare il mio piccolo contributo.